Lucca – Dodici giornate di squalifica per aver rivolto una frase razzista a un avversario. E’ la stangata inflitta dal giudice sportivo nei confronti di un calciatore adolescente che milita nella formazione Giovanissimi regionali di una squadra della provincia di Prato. A darne notizia oggi La Nazione. Spiegando che l’episodio si è verificato nel corso di una partita fra ragazzi under 15, disputata sul campo di una squadra della Lucchesia. Tutto è successo, racconta il quotidiano, alla fine del primo tempo. Quando un ragazzo di colore dei padroni di casa è restato a terra per infortunio e l’arbitro ha deciso di interrompere il gioco (il pallone era in possesso dei pratesi).
L’emergenza razzismo sta degenerando dappertutto, anche tra i campi del calcio giovanile
Una volta ripreso il gioco, però, il calciatore che era stato soccorso, invece di restituire il pallone agli avversari, avrebbe provato a fare gol. Da qui gli animi si sarebbero accesi e il giocatore della squadra pratese avrebbe pronunciato una frase razzista sul colore della pelle dell’avversario. Inevitabile l’espulsione da parte del direttore di gara. Che nel referto ha specificato che il provvedimento era stato preso perché il giovane calciatore aveva pronunciato “una frase di discriminazione razziale”.
(LaPresse)