ROMA (LaPresse) – Per un “più efficace contrasto alla ludopatia, a decorrere dalla data di entrata in vigore del presente decreto è vietata qualsiasi forma di pubblicità, anche indiretta”. Pubblicità “relativa a giochi o scommesse con vincite di denaro, comunque effettuata e su qualunque mezzo, incluse le manifestazioni sportive, culturali o artistiche”.
Esse saranno escluse anche dalle “trasmissioni televisive o radiofoniche, la stampa quotidiana e periodica, le pubblicazioni in genere, le affissioni ed internet”. È quanto si legge nella bozza del decreto Dignità. Che dovrebbe passare al vaglio del prossimo Consiglio dei ministri.
Il divieto si applica anche alle sponsorizzazioni
“Dal 1° gennaio 2019 il divieto si applica anche alle sponsorizzazioni di eventi, attività, manifestazioni, programmi, prodotti o servizi. E a tutte le altre forme di comunicazione di contenuto promozionale. Comprese le citazioni visive ed acustiche e la sovraimpressione del nome, marchio, simboli, attività o prodotti la cui pubblicità, ai sensi del presente articolo, è vietata”, prosegue l’articolo 8.
“L’inosservanza delle disposizioni comporta a carico del committente, del proprietario del mezzo o del sito di diffusione l’applicazione di una sanzione amministrativa pecuniaria”. La sanzione sarà “commisurata nella misura del 5% del valore della sponsorizzazione o della pubblicità. E in ogni caso non inferiore, per ogni violazione, ad un importo minimo di 50 mila euro“.