ROMA – Venti di guerra tra Ucraina-Russia: sale la tensione mentre fervono gli sforzi diplomatici dei Paesi per evitare una guerra che sembra imminente. Secondo il segretario di Stato Usa Blinken “Mosca potrebbe simulare o provocare un incidente per giustificare un’azione militare già pianificata”
Il dietrofront
Sono subito state smentite da Kiev le parole dell’ambasciatore ucraino nel Regno Unito, Vadym Prystaiko, secondo il quale ci sarebbe stata un’apertura dell’Ucraina nei confronti della Russia sospendendo l’adesione del proprio Paese alla Nato proprio allo scopo di evitare una guerra: “Potremmo congelare l’ingresso nella Nato, soprattutto se veniamo minacciati così, ricattati così e spinti in questa direzione”, sottolineando anche la “disponibilità dell’Ucraina a essere flessibile nonostante l’obiettivo di entrare nell’Alleanza Atlantica sia inserito nella Costituzione”. Ma in una nota, partita proprio dal ministero a Kiev si precisa che “le parole dell’ambasciatore ucraino a Londra” sono stare “prese fuori contesto. La prospettiva di un’adesione all’Alleanza atlantica da parte di Kiev – si legge – è incardinata nella Costituzione. Per l’Ucraina è cruciale avere una garanzia di sicurezza e la migliore garanzia sarebbe l’immediata adesione alla Nato”.
Di Maio in missione
Intanto già domani il nostro ministro degli Esteri, Luigi di Maio volerà a Mosca e a Kiev in missione diplomatica per cercare di smorzare i toni tra i due Paesi. Mentre prima di partire per i Mosca e Kiev , il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha sottolineato che “in caso di attacco della Russia” si arriverebbe a “sanzioni severe che abbiamo preparato con cura e che possiamo mettere in atto in qualsiasi momento”. Scholz ha poi aggiunto che il suo viaggio a Kiev è “un tentativo di garantire la pace all’Europa”. Anche se la Spd il partito del cancelliere pare abbia forti legami proprio con la Russia di Putin per cui il suo ruolo nella crisi ucraina è stato spesso definito “ambiguo”. Scholz ha inoltre twittato: “Ci aspettiamo da Mosca segnali urgenti di una de-escalation. Un’ulteriore aggressione militare avrebbe conseguenze molto pesanti per la Russia. Su questo sono assolutamente d’accordo con i nostri alleati”