L’ultima di Merkel a Roma da cancelliera. Draghi: “Ha disegnato Ue, ci mancherà”

Foto Roberto Monaldo / LaPresse 07-10-2021 Roma Palazzo Chigi - Il Presidente del Consiglio Mario Draghi incontra la Cancelliera della Repubblica Federale di Germania Angela Merkel Nella foto Angela Merkel, Mario Draghi

ROMA“Angela Merkel ci mancherà”. Mario Draghi accoglie a palazzo Chigi la cancelliera tedesca, al suo ultimo incontro bilaterale a Roma. La sintonia, tra i due, è totale. La stima, reciproca e di vecchia data. “Determinante”, scandisce il premier, il ruolo avuto dalla ‘ragazza della Germania dell’Est’ nel “disegnare il futuro dell’Europa” negli ultimi sedici anni.

Una “guida”, la sua, caratterizzata da “calma, determinazione e sincero europeismo”. L’ex uomo di Francoforte l’ha sentita vicina anche quando, mentre lui era alla guida dell’Eurotower, la Bce era sotto attacco “per le politiche espansive necessarie per difendere l’integrità della moneta unica”, sostenendone “con grande convinzione l’indipendenza”. E poi ancora “campionessa” del multilateralismo contro gli isolazionisti, paladina dei valori della democrazia anche durante le crisi in Siria o Ucraina, “esempio” per le ragazze e le giovani donne che si avvicinano alla politica.

Merkel ricambia i complimenti, definendo Draghi il “garante” della moneta unica: “Ha dato un importante contributo alla salvaguardia e alla protezione dell’euro”, scandisce. I due leader sono d’accordo anche sui principali dossier internazionali. Italia e Germania, è la linea, devono “coordinare maggiormente le loro posizioni sulla gestione dei dossier ambientali ed energetici”.

Avanti, poi, a una settimana dal G20 straordinario, sulla risposta da dare con urgenza alla crisi umanitaria in Afghanistan, mettendo al centro la difesa dei diritti umani e delle libertà fondamentali. E avanti, anche, e velocemente nei processi di costruzione di una politica estera e di una difesa europea.

Quanto alle prossime sfide, poi, la più importante è quella del Next generation Eu. Roma vorrebbe diventasse permanente. Berlino, mentre Olaf Scholz tratta per la formazione del nuovo Governo, è a uno snodo cruciale. Draghi sa che molto dipenderà proprio dall’Italia. “Noi siamo quelli che abbiamo avuto la fetta maggiore dei fondi e abbiamo quindi la maggiore responsabilità. Dobbiamo spendere bene e con onestà”, spiega.

Quando il piano “si tramuterà, come spero e sono certo, in questo successo cresceremo molto di più e saremo molto più credibili e potremo pensare che questo tipo di sforzo non sia unico”. Merkel rinnova la sua fiducia: per il recovery “Draghi ha presentato un ottimo programma, siamo sicuri che i soldi verranno spesi bene in Italia”, assicura.

C’è un’ultima cosa, poi, sulla quale entrambi i leader sono d’accordo: non ci saranno passaggi di testimone, Draghi non sarà il sostituto di Merkel. “L’Italia resta l’Italia, non può rappresentare l’Europa o guidare da sola i destini europei come ho visto scrivere in questi giorni”, dice l’uno. “L’Italia non sostituirà la Germania, non saremo rimpiazzati da alcun Paese”, replica l’altra.

“L’amore” della cancelliera tedesca per il bel Paese, in ogni caso, resta intatto. “Di sicuro tornerò, non basta una vita per conoscere Roma”. Da leader Merkel si concede comunque qualche minuto di shopping in via del Corso di ritorno dal vertice di Lubiana e un pranzo, in compagnia di Draghi, nel ristorante dell’hotel Eden, a due passi dalla ‘dolce vita’.

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