ROMA – Una cerimonia privata, perchè i familiari potessero dire addio da soli a Andrea Camilleri. Poi, l’ultimo saluto al Maestro da parte di una folla formata da migliaia di persone che si sono messe in fila al cimitero acattolico per gli stranieri al Testaccio di Roma.
Omaggi, fiori, messaggi scritti a mano: nonostante l’assenza di funerali e camera ardente, per volontà della famiglia, gli italiani non hanno voluto mancare all’ultimo appuntamento con il ‘papà’ del Commissario Montalbano.
“Mi piacerebbe che ci rincontrassimo tutti quanti, qui, in una sera come questa, tra cento anni!”, aveva scritto Camilleri concludendo ‘Conversazioni su Tiresia’. E così l’hanno voluto ricordare i suoi familiari. E oltre alla marea di lettori appassionati che hanno voluto portare il loro ultimo saluto, non sono mancati i personaggi illustri.
Tra gli altri, il ministro della Cultura Alberto Bonisoli e la deputata Laura Boldrini che lo ha definito “un uomo molto generoso, che si è sempre speso per buone cause. Un vero intellettuale, una persona di grande spessore e un uomo autentico. ci mancherà tantissimo”. Al cimitero è arrivata anche la sindaca di Roma Virginia Raggi, che ha accolto con favore la proposta di nominare Camilleri cittadino onorario della capitale: “Credo che potrebbe essere una grande idea”, ha risposto.
“Non solo Roma amava il maestro Camilleri, ma tutta l’Italia e anche fuori – ha aggiunto la prima cittadina -. Ha avuto il merito di descrivere nei suoi romanzi non solo una parte d’Italia, ma anche quello che siamo noi, l’italianità. Lo amiamo tantissimo.
Credo che il fatto di voler rimanere a Roma sia un grande atto di amore nei confronti della città. Speriamo che tutti possano passare qui per fargli un saluto”. E vedendo la folla che non è voluta mancare, è facile immaginare che ogni giorno i suoi ammiratori passeranno a fargli un saluto. (LaPresse)