ROMA – C’è forte agitazione nel gruppo M5S alla Camera, dopo la “burrascosa” riunione del Direttivo di ieri sera. Il nodo è la sostituzione del capogruppo, Davide Crippa, prevista da calendario per il prossimo mese di gennaio, ma che il leader dei pentastellati, Giuseppe Conte, vorrebbe invece uniformare a quella del Senato, dove il mandato di Ettore Licheri scadrà ai primi di novembre. Secondo quanto raccontano diversi parlamentari, sarebbero volate parole grosse e urla nell’incontro, dopo che Crippa (che ha l’appoggio di Beppe Grillo) avrebbe fatto sapere di non avere nessuna intenzione di anticipare i tempi, così come metà del gruppo dirigente di Montecitorio. E senza le dimissioni in blocco di tutto il Direttivo non si può procedere a una nuova votazione, nonostante il pressing dei ‘contiani’ si faccia sempre più stretto. La loro idea è quella di candidare Alfonso Bonafede, in ticket con Lucia Azzolina, ma al momento – ‘pallottoliere’ alla mano – mancherebbero i voti tra i colleghi per raggiungere l’obiettivo. L’ex Guardasigilli, raccontano alcune fonti interne, sta già muovendo qualche passo, informale, sotto traccia, limitandosi a chiedere delucidazioni sul meccanismo di elezione del capogruppo. E quando incrocia qualche cronista a caccia di notizie si trincera dietro il classico “no comment”. Intanto, l’impasse nei gruppi dei due rami del Parlamento mette in stand by anche le nomine in segreteria, che Conte avrebbe dovuto annunciare in una riunione congiunta di deputati e senatori che sarebbe dovuta essere convocata domani, ma di cui nessuno ha avuto ancora notizia.
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M5S, caos del Direttivo alla Camera: pressing su Crippa e segreteria in stand by
C'è forte agitazione nel gruppo M5S alla Camera, dopo la "burrascosa" riunione del Direttivo di ieri sera.