ROMA – Il ciclone Beppe Grillo. Il garante M5S torna a Roma dopo mesi di assenza e stabilisce la linea di azione per uscire dall’impasse in cui l’ordinanza del Tribunale di Napoli ha cacciato il Movimento. Il suo staff di legali concorda con i professionisti a cui si è rivolto Giuseppe Conte, così sarà presentata istanza per chiedere la revoca della sospensione del voto sul nuovo Statuto in base al Regolamento 2018, che a detta degli esperti sarebbe ancora in essere.
Se la tesi fosse accolta dai giudici partenopei, allora non ci sarebbe bisogno di eleggere un nuovo Comitato di garanzia, né indire nuovamente una consultazione della base per approvare (senza più limiti per chi è iscritto da meno di sei mesi) lo Statuto scritto dall’ex premier. Tra il dire il fare, comunque, c’è di mezzo il mare. Nel caso specifico, quello del Golfo di Napoli.
Perché gli attivisti promotori del ricorso non staranno a guardare, anzi il loro legale, l’avvocato Lorenzo Borrè attende di leggere le carte e, nel frattempo, non svela le possibili contromosse. Grillo, però, a eventuali nuovi intoppi ci penserà se e quando si verificheranno. Dopo giorni passati al telefono con gli avvocati, nel suo blitz romano il co-fondatore si è concesso anche qualche ora di relax. Ad esempio giovedì sera, alla ‘Pariolina’, il ristorante dove ha cenato con Conte e le squadre di legali.
Al momento dei saluti, infatti, si è prodotto in una delle solite battute fulminanti che lo hanno reso celebre. Con Conte a fargli da obiettivo e ‘spalla’ a sua insaputa. La scena la cattura ‘Il Foglio’, mentre cronisti e giornalisti videomaker aspettano il duo pentastellato all’esterno. Il comico si rivolge a “Giuseppe”, ammonendolo: “Iscriviti al Movimento, però”. Tutti ridono, anche l’ex premier, che prova a stare al gioco rispondendogli: “Sì, Beppe, sono in coda”.
Conte è iscritto al Movimento dal luglio scorso, con una deroga dell’allora presidente del Comitato di garanzia, Vito Crimi, nonostante il blocco dovuto allo spostamento dei dati degli iscritti dalla piattaforma Rousseau a Sky Vote. Se sul piano giuridico il cronoprogramma è deciso, dal punto di vista politico tutte le questioni interne restano aperte.
Grillo ha parlato a lungo con Luigi Di Maio, circa due ore di faccia a faccia, nelle quali il legame personale è stato rinnovato e rinsaldato. Ma nessuno dei due ha nascosto le difficoltà di un dialogo interno che continua a latitare. Il confronto con Conte è solo ‘congelato’ in attesa che si sciolga prima il nodo giudiziario con il Tribunale di Napoli.
Ma quando sarà risolto tutte le problematiche torneranno a galla. E tra i parlamentari del Movimento sono in tanti a temere per la tenuta della maggioranza (e del governo), nonostante le parole rassicuranti di Conte dopo l’ultimo incontro con il premier, Mario Draghi. Se la legislatura dovesse rischiare di interrompersi bruscamente, gli esiti (anche) per il Movimento sarebbero incerti.
E il rapporto tra il leader, temporaneamente tornato ‘in pectore’, con buona parte dei gruppi non è stato sempre così forte. Anzi. Sono tanti, dunque, i nodi da sciogliere e con tempi decisamente ridotti all’osso: in autunno ci saranno le amministrative, poi pochi mesi dopo le elezioni politiche. Sempreché non scoppino altre grane. Nel caso, Grillo la strada per Roma la conosce benissimo.(LaPresse)