M5S: Grillo a Roma vede Conte e stoppa deroghe ai due mandati, continuiamo a sostenere Draghi

Foto Mauro Scrobogna /LaPresse Nella foto: Beppe Grillo

ROMA – Il limite dei due mandati per i parlamentari non si tocca. E neppure il Governo Draghi, che “continuiamo a sostenere”. Beppe Grillo sbarca a Roma e mette subito in chiaro qual è la sua posizione su due temi controversi che agitano il Movimento 5 Stelle da diversi giorni.

Il garante del partito arriva in mattinata all’hotel Forum – sua tradizionale dimora romana – e subito riceve la visita del presidente M5S Giuseppe Conte. L’obiettivo annunciato del fondatore dei Cinque stelle – come anticipato da LaPresse – era proprio fare squadra con Conte e condividere con lui i prossimi passi per rilanciare il Movimento. I due si trattengono insieme per oltre tre ore. Poi l’ex premier lascia l’albergo da un’uscita secondaria evitando cronisti e telecamere. Che invece poco dopo intercettano Grillo mentre sale a bordo di un taxi. Concederà una deroga al limite dei due mandati?, gli chiedono. E il comico genovese risponde a suo modo, con una battuta: “Con la cravatta”.

Sempre a suo modo – a quanto viene raccontato dai presenti – apre poi la girandola di incontri con i parlamentari, suddivisi per commissioni di appartenenza: “Abbracciatemi”, avrebbe esordito il fondatore del Movimento, rivolto ai partecipanti, invitati a lasciare i telefoni cellulari in un’urna per evitare “distrazioni” e fughe di notizie. “Abbiamo parlato sedendoci tutti in cerchio”, racconta uno dei parlamentari, ai quali Grillo avrebbe assicura che sarà sempre più operativo sulla comunicazione, avrà un maggior ruolo e verrà più spesso a Roma, e che il suo blog è “a disposizione per comunicare meglio i vostri temi”.

Poi arrivano le ‘bombe’ che tutti aspettano: “Nessuna deroga al limite dei due mandati”, avrebbe detto il garante M5S, garantendo che “se ci credete dovete farlo fino in fondo, e io non abbandono nessuno”. Parole che vengono lette – a quanto si apprende – come la possibilità di recuperare l’esperienza di chi è già al secondo mandato in altri ruoli interni alla nuova organizzazione del Movimento. Ma lo stop di Grillo è destinato ad agitare ancora gli animi tra i cinque stelle. L’ipotesi su cui si stava ragionando ai vertici era infatti quella di un ‘lodo Cancelleri’: far votare subito gli iscritti sull’ipotesi di consentire specifiche e limitate deroghe al vincolo; deroghe che avrebbero per esempio consentito al sottosegretario alle Infrastrutture Giancarlo Cancelleri, già al secondo mandato, di candidarsi in tempo utile alle primarie per la scelta del candidato governatore del centrosinistra in Sicilia.

Altro nodo da scogliere riguarda il governo Draghi, e il pressing che Conte sta subendo da diversi eletti per uscirne. Anche su questo Grillo sarebbe stato netto: il Movimento 5 Stelle manterrà l’impegno con il governo Draghi e “continuerà a sostenere l’esecutivo”. Il termovalorizzatore di Roma non sarà dunque un pretesto per rompere, né le difficoltà sul superbonus (su cui in serata è prevista una riunione di maggioranza) o gli attacchi al reddito di cittadinanza. Tutti temi che i parlamentari evidenziano per chiedere un maggior ascolto da parte del Governo.

Pochi cenni al grande ex Luigi Di Maio, “nessun rancore per chi se n’è andato” si sarebbe limitato a dire il fondatore dei cinque stelle. Ma è invece lo stesso ministro degli Esteri, oggi leader di Insieme per il futuro, ad attaccare: “Agli italiani non interessa nulla del dibattito sui due mandati, soprattutto quando si trovano a pagare le bollette di energia e gas”, afferma, aggiungendo: “Ci sono forze politiche che vogliono picconare il governo e poi pagano un prezzo alle elezioni: perde chi causa instabilità” e “i cittadini hanno premiato chi sostiene lealmente il governo”, perché “il monito che non si può continuare a destabilizzarlo. Bisogna tifare per l’Italia, non contro”.(LaPresse)

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