ROMA – Sul fronte politico, l’attenzione è tutta per il sondaggio on line promosso dal Movimento Cinque Stelle per domani. Con i click su Internet, i pentastellati prenderanno la decisione sull’autorizzazione al processo nei confronto di Matteo Salvini sul caso Diciotti.
Il ‘No’ vuol dire ‘Sì’ e viceversa
Il ministro dell’Interno è accusato di sequestro di persona aggravato limitatamente ai 177 migranti che vennero tenuti sulla nave Diciotti senza poter sbarcare per diversi giorni. Il Movimento Cinque Stelle dovrà decidere se autorizzare o no il processo. Per farlo si è affidato al parere degli iscritti. Domani dalle 10 alle 19 i pentastellati dovranno collegarsi sulla piattaforma Rousseau e scegliere il ‘No’ per esprimere il consenso al processo. Il ‘Sì’ invece indica la volontà che Salvini possa godere dell’immunità parlamentare e di conseguenza evitare di andare in aula. A dire la verità le modalità scelte per sviluppare il sondaggio sono contorte. L’ha fatto notare anche la diffidente Paola Nugnes, senatrice del M5S. “In pratica dobbiamo votare ‘No’ per sostenere il Sì’. Che confusione”.
Il ministro dell’Interno avanti per la sua strada
Il diretto interessato, ovvero, Salvini, oggi si è detto tranquillo nell’attesa di conoscere il verdetto on line. “Dormirò tranquillo – ha dichiarato il ministro dell’Interno – ho agito nell’interesse del mio Paese. Nel caso si presentasse una situazione del genere ancora una volta, rifarei tutto”. La convivenza a Palazzo Chigi tra Lega e Movimento Cinque Stelle potrebbe dipendere dalla decisione sull’autorizzazione al processo. Domani, soprattutto nel caso il ministro dell’Interno dovesse affrontare il procedimento, gli scenari al governo potrebbero cambiare.
