M5S, Rossi: “Vincolo di mandato tipico delle dittature, Di Maio sarebbe andato a casa”

L'opinione del governatore della Toscana

Foto Iacopo Giannini / LaPresse Il governatore della regione Toscana Enrico Rossi

FIRENZE – “Chi giura sulla Costituzione per fare il ministro deve conoscerla e rispettarla. Di Maio vuole introdurre il vincolo di mandato perché i suoi lo contestano e teme di perdere altri pezzi della forza politica di cui è il ‘capo’. Il vincolo di mandato è tipico delle dittature, in Italia lo introdusse il Duce, e non esiste nelle democrazie liberali. D’altra parte, se ci fosse stato il vincolo di mandato, il primo a dovere andare a casa sarebbe proprio Di Maio che in campagna elettorale ha mai detto che non si sarebbe alleato con una forza politica, poi invece si è messo insieme alla Lega, quindi ha cambiato alleanze ed è andato con il PD e con Leu”.

Lo scrive su Facebook il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, commentando di nuovo la proposta del capo politico del Movimento 5 Stelle. “Di Maio, che per diventare due volte ministro ha già giurato due volte sulla Costituzione, quando avrà tempo, si legga l’articolo 67 – prosegue Rossi – che dice che ‘ogni membro del Parlamento rappresenta la Nazione ed esercita le sue funzioni senza vincolo di mandato’. In Costituzione non si cita mai la piattaforma Rousseau né si usa l’espressione ‘capo politico’”.

(LaPresse)

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