ROMA – “C’è grande fermento e la voglia di metabolizzare il duro colpo delle dimissioni di Luigi Di Maio per ripartire. Non c’è nessuna guerra, Adesso stiamo pensando agli Stati generali di marzo, dove si confronteranno visioni diverse di governance e lì ci sara’ il confronto”. Così Vincenzo Spadafora, ministro per lo Sport, al Messaggero. “Se conoscono bene Luigi, e lo conosco bene, non si ricandiderà: la decisione che ha annunciato l’ha presa dopo una lunga riflessione”, ha aggiunto.
Per Gualtieri non cambia nulla per il governo
Sul fatto che le dimissioni da capo politico del Movimento 5 Stelle, Luigi Di Maio, possano portare a una crisi di governo o, al contrario, un rafforzamento dell’alleanza dell’esecutivo, il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri dichiara: “Né uno né l’altro. È un fatto interno al M5S che non voglio commentare, è normale che ci siano avvicendamenti alla guida di un partito. Dal punto di vista del governo non cambia nulla”. Ai microfoni di Agorà sui Rai 3, Gualtieri ha spiegato che l’attuale alleanza di governo “sta producendo fatti”.