MADDALONI – E’ stata la vittima delle continue vessazioni a denunciare quanto accadeva nella sua scuola. Il ragazzo ha avuto il coraggio di raccontare tutto alla polizia, che ha avviato i controlli necessari e ha denunciato cinque minorenni di età compresa tra i 15 e i 17 anni tutti iscritti al liceo di Maddaloni. I cinque sono indagati per i reati di percosse e violenza privata commessi nei confronti di un loro coetaneo, vittima di episodi di bullismo per tutto l’arco dell’anno scolastico. Le indagini sono state svolte dal Commissariato di polizia di Maddaloni di seguito alla denuncia del minore, accompagnato in Commissariato dai genitori. Dopo un anno di vessazioni, di epiteti offensivi rivolti per umiliare il giovane per il suo aspetto fisico e di percosse subite tra i corridoi e il cortile della scuola, Michele (nome di fantasia) è in crisi, si chiude nella sua stanza, dice ai suoi genitori che a scuola non vuole andarci più. Poi si apre e racconta tutto ai genitori e, dunque, alla polizia. Racconta di quante volte lo hanno deriso, chiamato “chiattone” davanti agli altri, lo hanno seguito per la scuola, gli hanno tirato ceffoni. Spiega, nei minimi dettagli, la sua storia e il crescente disagio di stare tra gli altri, di uscire dalla sua stessa casa. E lo fa tra le lacrime. I poliziotti di Maddaloni iniziano allora una serie di appostamenti, per trovare un primo riscontro alle parole del giovane. A sua insaputa si occultano, in borghese, tra i tanti genitori presenti all’uscita di scuola. E lì assistono in prima persona a quello che Michele aveva raccontato in Commissariato. I cinque minori, tutti iscritti presso lo stesso Liceo, tra cui alcuni compagni della stessa classe, vengono denunciati alla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Napoli perché, anche se non esiste un reato di bullismo, sono reati tutti i comportamenti che tale termine racchiude.