Mafia, ad Agrigento sequestro di beni a 2 fratelli, uno condannato dal magistrato Livatino

Operazione della Polizia di Stato

Foto LaPresse/Marco Cantilw Aversa, 13/04/2017 Cronaca Incidente sul lavoro ad Aversa. Cadono due operai da un ponteggio. Uno muore, un altro ferito gravemente. Nella foto: la polizia e la municipale sul posto nel parco privato, dove all'interno in un condomini si stavano eseguendo dei lavori

MILANO – Sequestri di beni nei confronti dei fratelli Maira, affiliati alla clan Stidda, uno dei quali condannato dal giudice Rosario Livatino.

La polizia di Stato di Agrigento, con gli agenti della Divisione amministrativa, ha dato esecuzione a sequestri patrimoniali per circa 400mila euro, tra immobili situati a Canicattì e Caltanissetta e depositi bancari intestati a loro e a loro familiari

Uno dei due fratelli è stato personaggio di primo piano nel panorama delinquenziale della provincia agrigentina, militante già negli anni ’80 nel clan ‘Stidda’, per conto del quale si macchiò di gravi reati subendo diverse condanne, tra cui quella più pesante inflittagli con la pubblica accusa sostenuta dall’allora giovane magistrato Rosario Livatino, vittima della violenza mafiosa, proclamato Beato la scorsa domenica.

(LaPresse)

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