Mafia Capitale, pm chiede condanna a 5 anni per Alemanno

Foto Fabio Cimaglia / LaPresse in foto Gianni Alemano

ROMA – Condannare Gianni Alemanno a cinque anni di carcere. È la richiesta del pm Luca Tescaroli al temine della requisitoria, durata sei ore, nel processo all’ex sindaco di Roma nato dall’inchiesta sul cosiddetto ‘mondo di mezzo’.


Alemanno risponde nel procedimento di corruzione e finanziamento illecito

Secondo la procura, l’ex sindaco di Roma avrebbe percepito oltre 200mila euro senza averne titolo, buona parte dei quali attraverso la fondazione Nuova Italia da lui presieduta.


I fatti ai quali fanno riferimento gli inquirenti risalgono al periodo tra il 2012 e il 2014

Alemanno avrebbe ricevuto dall’imprenditore Salvatore Buzzi in accordo con Massimo Carminati 223.500 euro, dei quali il pm ha chiesto la confisca.

Il tutto con l’aiuto e l’intermediazione dell’ex amministratore dell’azienda romana dei rifiuti (Ama), Franco Panzironi, suo stretto collaboratore.

Gianni Alemanno è stato “l’uomo politico di riferimento dell’organizzazione Mafia Capitale all’interno dell’amministrazione comunale – sostiene Tescaroli – soprattutto, in ragione del suo ruolo apicale di sindaco, nel periodo 29 aprile 2008 -12 giugno 2013″.

I suoi “uomini di fiducia – prosegue – indagati e alcuni anche condannati in Mafia Capitale, sono stati proiezione della persona di Alemanno e si sono interfacciati con gli esponenti apicali di Mafia Capitale, suoi corruttori”.
(LaPresse)

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