CATANIA – Due esponenti del clan Cursoti Milanesi ritenuti responsabili di un’estorsione ai danni di una farmacia sono stati arrestati dalla polizia di Catania. A finire in manette sono stati Alfio Napoli, 47enne pregiudicato, detto ‘Codd’i mulu’ e nipote acquisito di Luigi Miano, detto ‘Jimmy’, storico vertice dell’organizzazione mafiosa Cursoti Milanesi, e Vincenzo Piazza, di 43 anni. In particolare, Napoli è ritenuto responsabile in concorso con altri di estorsione. Con l’aggravante, scrive la procura di Catania, di avere commesso il fatto avvalendosi delle condizioni di assoggettamento e di omertà tipiche delle organizzazioni mafiose criminali operanti sul territorio.
L’indagine va avanti da tempo
L’arresto si inquadra nell’ambito di indagini, delegate dalla procura distrettuale antimafia di Catania alla squadra mobile – sezione reati contro il patrimonio – ‘squadra Antiracket’. Per episodi di estorsione posti in essere da soggetti ritenuti affiliati al clan Cursoti Milanesi ai danni del titolare di una farmacia. Hanno accertato che il farmacista doveva pagare, sin dal 2009, per la ‘messa a posto’, 200 euro mensili, per fare cessare le numerose rapine. Commesse nel tempo ai danni della farmacia, nonostante il servizio di vigilanza privato attivato.
Lo scorso 10 gennaio, a seguito di un servizio di osservazione, hanno arrestato Vincenzo Piazza in flagranza per estorsione aggravata dal metodo mafioso. Secondo quanto ricostruito dalla polizia l’uomo si presentava un farmacia entro i primi 10 giorni del mese. E il 10 gennaio hanno sorpreso in possesso di 200 euro nascosti in una confezione di farmaci. Il suo arresto è stato convalidato il 12 gennaio e nei suoi confronti è stata applicata la misura cautelare della custodia in carcere.
Le indagini hanno avuto proseguimento al fine di individuare coloro che nel corso degli anni si erano avvicendati nella riscossione della somma estorta. Hanno poi consentito di individuare il ruolo di ‘esattore’ di Alfio Napoli. Hanno arrestato il 47enne il 28 gennaio 2015, nell’ambito dell’operazione ‘Final Blow’ condotta dalla squadra mobile. In esecuzione di due distinte ordinanze di custodia cautelare. Emesse rispettivamente il 9 ed il 23 gennaio 2015 dal gip Catania, nei confronti di 27 persone ritenute responsabili, a vario titolo, di associazione di tipo mafioso, detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, tentato omicidio e reati in materia di armi, con l’aggravante mafiosa.
(LaPresse)