Foggia (LaPresse) – Il 21 agosto scorso la polizia ha fermato noti esponenti della criminalità organizzata viestana per i reati di associazione per delinquere. E’ finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, con l’aggravante della disponibilità di numerose armi da sparo e delle condizioni di cui all’art. 416 bis. I provvedimenti restrittivi seguono a breve distanza le altre misure cautelari eseguite dal comando provinciale dei carabinieri di Foggia. Nei confronti di altri pregiudicati di spessore della criminalità viestana, sempre su disposizione della DDA di Bari.
I dettagli delle due operazioni verranno poi forniti in sede di conferenza stampa. Si terrà alle ore 10.30 presso l’aula del Consiglio Giudiziario presso la Corte di Appello di Bari, in piazza De Nicola, alla presenza del Procuratore della Repubblica di Bari, Giuseppe Volpe.
A maggio è stato arrestato un latitante del clan “Raduano” di Vieste
I carabinieri del comando provinciale di Foggia hanno messo fine alla latitanza di Danilo Pietro Della Malva. L’uomo, pluripregiudicato viestano, si nascondeva in un casolare di Mattinata. Era ricercato dal 23 febbraio scorso. Giorno in cui era riuscito a sottrarsi da un provvedimento di custodia cautelare in carcere, emesso infatti dal tribunale di Foggia su richiesta della locale procura della Repubblica nell’ambito dell’operazione ‘Nel nome del padre’ della guardia di finanza di Foggia. L’ex ‘uccel di bosco’, si legge in una nota del comando provinciale carabinieri di Foggia, è “vicino al gruppo criminale ‘Raduano’ di Vieste, nonché al clan ‘Romito’ di Manfredonia – Mattinata, come già dimostrato dall’operazione ‘Ariete'”.