Mafia, Fiammetta Borsellino: “Basta con gli slogan e le passerelle”

Messaggio forte inviato dalla figlia del magistrato ucciso dalla mafia

Fiammetta Borsellino (Foto LaPresse - Guglielmo Mangiapane)

MILANO – “Nella lotta alla mafia non mi piacciono le passerelle, e diffido dagli slogan. Piuttosto, ci vogliono gesti concreti. Li aspettiamo ancora”. Lo ha affermato, in un’intervista a ‘Repubblica’, Fiammetta Borsellino, figlia del giudice Paolo Borsellino, ucciso il 19 luglio 1992 a Palermo. “Qualsiasi impegno nei confronti della lotta alla criminalità organizzata – spiega Borsellino – può essere efficace solo se svolto con la massima sobrietà. Nei gesti e nelle parole. Lo dico perchè i problemi sono più complessi. E io oggi sento solo un grande silenzio dopo gli impegni presi dalle istituzioni competenti, nell’anniversario della morte di mio padre. Impegni che non sono promesse, ma atti dovuti”.

Messaggio forte inviato dalla figlia del magistrato ucciso dalla mafia il 19 luglio 1992 a Palermo. Non bastano le parole per combattere uno dei mali cronici d’Italia

“Se davvero si vuole lottare contro la mafia e fare luce sulle stragi che hanno insanguinato il nostro Paese – è la richiesta della figlia del giudice – il ministro dell’Interno dovrebbe aprire al più presto l’archivio del Viminale, perchè erano poliziotti quelli che crearono ad arte il falso pentito Scarantino: in tre sono imputati a Caltanissetta. E il presidente del Consiglio dovrebbe invece aprire in maniera definitiva l’archivio del Sisde”.


(LaPresse)

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