ROMA – “Ho fatto il ministro dell’Interno collaborando con l’agenzia dei beni confiscati alle mafie, in tutta Italia. Agenzia di cui abbiamo raddoppiato il personale e le sedi. Le ville confiscate ai Casamonica, il primo colpo di ruspa in una periferia romana l’ha data il sottoscritto, ricevendo minacce di morte. Le posizioni della Lega – sull’immigrazione, sulle tasse, sulle pensioni – possono essere contestate, ma Mafia e ‘ndrangheta no. Accetto la critica politica, ma quando qualcuno scrive che chi vota Lega vota la ‘ndrangheta, che se Salvini va in Calabria dà un segnale alla malavita, che se candidiamo il nipote di uno che è un lontano parente di un boss allora siamo vicini alla ‘ndrangheta, io dico che è vero l’esatto contrario”. Così il leader della Lega, Matteo Salvini, intervistato a ‘20.20’ su ‘L’altro Corriere Tv’. “Se c’è qualche ragazzo che si ribella a qualche parente che ha sbagliato ed è giustamente in galera va valorizzato, va sostenuto”.
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Mafia, Salvini: “Lega vicino alla ‘ndrangheta? E’ l’esatto contrario”
"Ho fatto il ministro dell'Interno collaborando con l'agenzia dei beni confiscati alle mafie, in tutta Italia. Agenzia di cui abbiamo raddoppiato il personale e le sedi".