Mafia, Toti: “Affrontare il contrasto del rischio alle infiltrazioni in investimenti del Pnrr”

Il tema del contrasto alle infiltrazioni della criminalità organizzata "credo che sia importante e opportuno da affrontare oggi alla luce anche dei giganteschi investimenti che arriveranno nel Paese legati al Pnrr"

Foto Roberto Monaldo / LaPresse Nella foto Giovanni Toti

MILANO – Il tema del contrasto alle infiltrazioni della criminalità organizzata “credo che sia importante e opportuno da affrontare oggi alla luce anche dei giganteschi investimenti che arriveranno nel Paese legati al Pnrr: investimenti che devono essere non solo occasione di crescita, progresso e sviluppo ma anche terreno di assoluta legalità. Va esattamente in questa direzione il protocollo che come Regione abbiamo firmato pochi giorni fa con le organizzazioni sindacali per garantire la tutela dell’occupazione e prevenire il rischio di infiltrazioni criminali negli appalti pubblici”. Così il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti intervenuto a Palazzo Ducale all’inaugurazione della mostra itinerante in occasione dei 30 anni della Direzione Investigativa Antimafia.

“La lotta al narcotraffico – ha proseguito il presidente della Regione – passa certamente anche dal sistema portuale della Liguria, che è il primo del paese e costituisce spazi e grande opportunità di impresa ma esercita per questo anche un’attrattiva per quei traffici illeciti che attraverso i nostri porti raggiungono il nord Italia. Su questo credo che un grande lavoro sia stato fatto in questi anni in termini di collaborazione intergovernativa, di rapporti tra le polizie e sempre di più potremo fare grazie anche alla capacità tecnologica che cresce quotidianamente nel Paese, in Europa e nel mondo”.

 Toti ha affrontato anche un altro aspetto fondamentale della lotta alla criminalità: “Il fatto di offrire a tanti giovani che sono qui e che visiteranno la mostra un costante riferimento alla cultura legalità è qualcosa di assoluta importanza, tanto quanto l’attività di contrasto che viene portata avanti. Non avremo vinto questa battaglia fino a quando non ci sarà in ciascuno di noi e soprattutto tra i giovani l’assoluta convinzione che ogni spazio di inquinamento mafioso costituisce una limitazione alla nostra libertà individuale e alla crescita delle persone. Questo è un traguardo che dobbiamo conquistare tutti insieme: la cultura della legalità, del merito, delle pari opportunità per ogni cittadino è parte integrante del contrasto alla criminalità e dobbiamo difenderla sempre”.

“Ricordo spesso una frase di Borsellino ‘Chi ha paura muore tutti i giorni, chi non ce l’ha muore una volta sola’: chi aiuta le Istituzioni a contrastare l’illegalità diffusa aiuta se stesso nel suo percorso di vita e aiuta il Paese a crescere di più e in modo più giusto. Si tratta di qualcosa di più del contrasto diretto a chi delinque e dev’essere perseguito e giudicato perché – conclude il presidente della Regione – riguarda tutti noi nella vita di tutti i giorni”.

LaPresse

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