MILANO (Alfredo Stella) – Hanno parlato al telefono, nel primo pomeriggio, Matteo Salvini e Luigi Di Maio su come ‘spartirsi’ le due camere. “Ho parlato oggi pomeriggio, per pochi minuti, con Luigi Di Maio – ha detto il leader del Carroccio, Matteo Salvini – con lui ci siamo confrontati sulla questione delle presidenze delle Camere in vista del voto di venerdì prossimo. Non abbiamo parlato di nomi né di ruoli. Per quanto mi riguarda sarò contento, come centrodestra, di sentire lui e gli altri esponenti politici nei prossimi giorni con l’unico obiettivo di giungere quanto prima a rendere operativo il Parlamento con la designazione delle rispettive presidenze”. Ma nei colloqui chiarificatori tra i due si para dinanzi un altro intoppo: l’ennesimo, il cui nome questa volta corrisponde a Roberto Maroni che ha definito ‘impossibile’ un governo tra Lega e M5S. “Mi sembrerebbe un ritorno indietro alla Prima Repubblica, ai governi balneari – ha detto”. E su Berlusconi ha aggiunto che secondo lui “teme l’Opa di Salvini su Forza Italia e che si affermi ai danni del centrodestra. Lo dico da osservatore ma spero che la coalizione rimanga e venga confermata, evitando che si rischi di buttare all’aria un patrimonio di alleanze degli ultimi vent’anni”. Questa mattina a margine di un incontro con i neo eletti deputati, senatori e consiglieri regionali in Lombardia, che ha salutato in un ristorante della periferia di Milano, Salvini si espresso su eventuali elezioni e ha anche dichiarato: “Farò di tutto per dare agli italiani un governo serio, stabile e coerente che risolva i problemi del lavoro e vada in Europa a farsi rispettare senza prendere lezioni da Parigi e da Berlino. Me lo chiedono dal Veneto alla Calabria”. Poi ha ricordato che domani è la festa del papà: “Auguri a tutti i papà: ci sono i papà e le mamme e non ci sono cose strane”. Poi una polemica col ministro uscente Calenda: “Dice che i governi Renzi e Gentiloni sono stati fra i migliori della storia d’Italia. Avrà fatto una colazione pesante”.
