Mala Casertana, pizzo per conto dei Belforte: due arresti

MARCIANISE – Se apri un cantiere, vengono a ‘bussarti’. Lo facevano negli anni Novanta, quando iniziò la faida con i Piccolo. Lo hanno fatto quando quella guerra di mafia è terminata. E, a quanto pare, continuano a farlo adesso, con i vertici della cosca ormai quasi tutti in carcere. Parliamo degli affiliati al gruppo Belforte (o Mazzacane). Chi storicamente ha fatto parte di quella compagine, tornato in libertà, avrebbe ripreso a muoversi sul territorio in nome del clan. E rientrerebbe in questa casistica Giovanni Anziano. Il 56enne, con sulle spalle già una condanna per mafia, e Antonio Amoriello, 35enne, sono stati arrestati e portati in carcere dai carabinieri della Compagnia di Marcianise e del comando provinciale di Caserta, su ordine dei pm Maria Laura Lalia Morra e Vincenzo Ranieri, perché accusati di aver estorto denaro ad un imprenditore evocando il nome dei Belforte. Tra maggio e giugno scorso, i due, entrambi di Marcianise, avrebbero avvicinato il titolare di una società per costringerlo a fare loro un regalo, ottenendo così 500 euro. Si sarebbero rivolti alla stessa vittima anche a settembre. Al costruttore sarebbe stato detto di recarsi a casa di Anziano (mentre si trovava ai domiciliari), evocando l’appartenenza di quest’ultimo ai Belforte. E in un’occasione, per incutere timore all’imprenditore e convincerlo a piegarsi alla richiesta, avrebbe agito un soggetto, al momento non identificato, che in sella a una moto, con casco integrale, raggiunse la sede della società della vittima.
Ad assistere Anziano e Amoriello sono rispettivamente gli avvocati Massimo Trigari e Nicola Musone. I due indagati sono da ritenere innocenti fino a un’eventuale sentenza di condanna irrevocabile.
L’udienza di convalida si celebrerà oggi. A valutare il decreto, però, non sarà il Tribunale di Napoli, competente territorialmente, dato che l’estorsione per l’accusa è aggravata dal metodo mafioso, ma il giudice Daniele Vecchiarelli del Tribunale di S. Maria Capua Vetere. Quindi si assisterà verosimilmente a una pronuncia temporanea per Anziano e Amoriello che servirà sostanzialmente ad aspettare che le carte del provvedimento siano passate ed esaminate dal palazzo di giustizia partenopeo.

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