NAPOLI – “Questa non è la riforme dello sport italiana, non c’entra nulla. Questo è un discorso in modo elegante di occupazione del comitato olimpico italiano”: è la dura critica di Giovanni Malagò fatta ai membri del consiglio nazionale sul provvedimento che rivoluzionerà il Coni. Il presidente Malagò non nasconde la sua preoccupazione per la ‘ristrutturazione’ del Comitato. Perderà il simbolo dei cinque cerchi, il tricolore e verrà ribattezzato Sport e Salute. Replica secca dei sottosegretari Giancarlo Giorgetti e Simone Valente: “Questo governo non fa leggi a favore o contro le persone”.
Dal cambio del nome alla perdita del simbolo, Malagò: “Come si può pensare di chiamarlo Sport e Salute?”
Si cambierà, insomma, a partire dal nome e dal marchio. La nuova associazione si chiamerà Sport e Salute. E addio ai cinque cerchi del Coni e al tricolore nazionale. Entrambe le decisioni non sembrano piacere. Al punto che persino il Senato acclama le parole di Malagò con una ‘standing ovation’. “Come si può pensare di creare una società e chiamarla ‘Sport e Salute’? – ha parlato il presidente ai senatori in aula – Se clicchi su internet è tutto un proliferare di massaggi e centri benessere. Io devo rinunciare al tricolore e ai cinque cerchi del Coni, il marchio forse più prestigioso al mondo dopo la Ferrari, per il marchio ‘Sport e Salute’? Ma vi rendete conto o no?”.
La replica dei sottosegretari, Giorgetti e Valente: “Non facciamo leggi a favore o contro le persone”
E’ secca la replica di Giorgetti e Valente, stupiti dopo l’attacco del presidente. “Ci sorprende l’atteggiamento del presidente Malagò” dichiarano infatti. “Lui sa bene che l’autonomia dello sport non è in discussione – rispondono alle critiche sollevate. – Stiamo seguendo un modello in vigore già in molti paesi d’europa e del mondo. Andremo avanti con serenità, sobrietà e senza personalismi. Questo governo non fa leggi contro o a favore delle persone”.