VENEZIA – Il peggio sembra essere passato, e ora Venezia si lecca le ferite. All’indomani dell’eccezionale tempesta che ha letteralmente sommerso la città lagunare, si procede con la conta dei danni provocati dall’acqua alta. A dimostrazione della vicinanza del Governo, il premier Giuseppe Conte assicura la presenza delle forze politiche nazionali.
Venezia allagata, il premier: “Siamo vicini ai cittadini”
Questa notte il premier Conte ha dormito in un hotel di Venezia, dove era giunto ieri allo scoppio dell’emergenza maltempo in città. Alla sua prima uscita mattutina, il premier ha lanciato un messaggio di speranza ai veneziani, afflitti dagli spaventosi allagamenti.
“Per Venezia c’è un impegno a 360 gradi, c’è una situazione drammatica in una città unica, ci dobbiamo essere“, ha detto il premier ai giornalisti.
Alla domanda se l’impegno per finire il Mose basterà, Conte si è detto fiducioso: “Speriamo, confidiamo di sì. E‘ un’opera su cui ormai sono stati spesi tantissimi soldi ed è in dirittura finale, ora va completata e poi manutenuta. Siamo vicini ai veneziani e speriamo di prevenire queste situazioni drammatiche, perché non si ripetano più“.
Il 26 novembre sarà convocato il Comitato per la salvaguardia della città
Alle 8 e 15 si è svolta una riunione nella sede della prefettura locale tra Conte, il sindaco Luigi Brugnaro e il capo della Protezione Civile Angelo Borrelli. Un meeting per fare il punto sulle conseguenze del maltempo che ha colpito la città.
La riunione servirà anche per definire gli interventi di protezione dalle alte maree che saranno messi in pratica nei prossimi mesi a Venezia.
Al termine dell’incontro, il premier Conte ha annunciato che il 26 novembre sarà convocato il Comitatone interministeriale per la salvaguardia della città. “Discuteremo anche la governance per i problemi strutturali di Venezia, grandi navi, Mose, e un maggiore coordinamento tra le autorità competenti“.
