CASERTA (Roberto Della Rocca) – Ore e ore di pioggia quelle che, dalla prima mattinata di ieri, sono cadute sul capoluogo e su tutto il territorio provinciale. Diversamente dal solito la furiosa perturbazione che si è abbattuta sulla regione era stata prevista dai meteorologi. Una novità, di fatto, assoluta, visto che, per la prima volta sono entrati in azione nuovi modelli di calcolo definiti dai meteorologi ad altissima risoluzione. Non che tutta questa capacità di previsione sia servita a qualcosa. La straordinarietà delle piogge (400litri su metro quadro era la previsione di sabato mattina) non ha lasciato scampo e, così, il primo temporale d’autunno, ha fatto riemergere tutte le criticità di un territorio impreparato al cambiamento climatico che, mentre se ne discuteva tanto, è indubitabilmente arrivato. Non per questo la macchina istituzionale è stata inerte. Il prefetto Giuseppe Castaldo ha attivato il centro Coordinamento dei Soccorsi che con Genio Civile e sala operativa regionale monitoreranno la situazione fino a lunedì sera, quando si prevede il termine dell’allerta meteo. Il presidente della Provincia Giorgio Magliocca ha convocato un tavolo permanente per seguire l’evolvere della situazione. Problemi, e tanti, quelli segnalati da ieri mattina a Caserta, Carinaro, Capua, Pignataro, Casal di Principe, Cesa, San Prisco, Curti e nei comuni del litorale Domizio. I maggiori disagi nel capoluogo sono stati quelli alla viabilità cittadina che, come sempre, ha risentito della troppa acqua caduta. Situazione incredibile quella vissuta da un medico dell’ospedale di Caserta che stava attraversando la galleria in auto con la moglie. L’acqua aveva invaso la variante e, quasi a metà, il motore della vettura non ha retto. Quaranta minuti bloccati in attesa dei soccorsi e la galleria inutilizzabile e riaperta solo dopo che le squadre di intervento inviate dall’Anas avevano rimosso i detriti trasportati dalla pioggia. Disagi alla viabilità anche in via Petrarelle dove il cavalcavia della variante (che collega il quartiere omonimo e l’area mercatale di via Ruta alla borgata di Santa Barbara) è rimasto inutilizzabile, a causa degli allagamenti, per tutto il giorno e, probabilmente, lo sarà fino a domani. Allagamenti anche a San Clemente dove l’acqua e i detriti trasportati dalle strade hanno invaso cortili, negozi e locali al piano terra. Impraticabile per diverse ore la rotonda della Tuoro-Garzano, da anni simpaticamente ribattezzata ‘rotonda-piscina’ e problemi anche al quartiere Acquaviva e al sottopassaggio di via Ferrarecce. Grave la situazione nella borgata di Ercole dove, al massimo della pioggia, la strada del ponte si era trasformata in un vero e proprio torrente. Sparita l’acqua nella tarda mattinata sono emerse le buche e i danni che erano stati arrecati al manto stradale. Non migliore la situazione nelle frazioni collinari: la pioggia ha fatto danni a Pozzovetere, Casola, Casertavecchia, Sommana, Mezzano e Casolla. Rami caduti su strade e marciapiedi sono stati lo scenario un po’ dovunque. Al lavoro in città anche i volontari della Protezione Civile.
Verifiche alle scuole, riaprono giovedì
E se le strade della provincia non hanno avuto tregua con la pioggia, lo stesso può dirsi delle strutture scolastiche. Pochi i sindaci che si sono astenuti dal firmare ordinanze simili a quella predisposta dal primo cittadino del capoluogo Carlo Marino che, di fronte all’incredibile quantità di acqua venuta giù nelle ultime 24 ore, ha disposto la chiusura di tutte le scuole, di ogni ordine e grado, sia pubbliche che private, università compresa. L’ordinanza, che lascia ovviamente aperte le scuole che ospitano i seggi elettorali dove stanotte e stamattina si chiuderanno i conteggi dei voti, è stata necessaria per consentire ai tecnici la verifica strutturale degli edifici che potrebbero aver subito infiltrazioni e danni. E non poteva capitare giorno peggiore, per lo scatenarsi del maltempo, che quello elettorale. Con i cittadini chiamati alle urne, il primo effetto concreto è stato quello di scoraggiare il ‘viaggio’ fino al seggio ma non sono mancati veri e propri momenti di paura, come al plesso di San Clemente dove, operatori di seggio e votanti in fila, sono stati sorpresi dalla caduta di una finestra che, vetro e intelaiatura, si è staccata dalla parete cadendo all’interno dei corridoi della scuola. Paura ma nessun danno, fortunatamente alle persone presenti al momento dell’incidente, anche se sono stati allertati gli uffici comunali per riparare i danni ed evitare che la pioggia potesse invadere la struttura. Allagamento che si è verificato in un altro plesso del capoluogo, quello di Santa Barbara dove a farne le spese è stata la regolarità dell’afflusso al voto. A causa dell’acqua presente in alcune aule, infatti, le operazioni sono andate avanti, ieri mattina, più lentamente del previsto. Nella giornata di oggi la situazione non dovrebbe migliorare: l’allerta meteo arancione emessa dalla protezione civile regionale è infatti stata prorogata fino alla mezzanotte di stasera quando i fenomeni temporaleschi più violenti dovrebbero lasciare il territorio regionale.
Via Assunta, lavori e problemi per 4 mesi
Si prospettano quattro mesi a dir poco complicati per la mobilità della frazione di Falciano. Sembra infatti più un gioco mnemonico che una ordinanza l’atto predisposto dagli uffici comunali con cui si impone la chiusura al traffico di via Assunta. Su richiesta della ditta che sta eseguendo i lavori al civico numero 5, infatti, il Comune ha disposto la chiusura al traffico nella fascia oraria dalle 9 a mezzogiorno, nei pressi del cantiere per un totale di 26 giorni spalmati sui prossimi quattro mesi: il 28 e 29 di settembre, otto giorni a ottobre (il 5,6, 12, 13, 19, 20, 26 e 27), dieci giorni a novembre (2, 3, 9, 10, 16, 17, 23, 24, 29 e 30) e sei giorni a dicembre (14, 15, 21, 22, 28 e 29). Siccome però non si lavorerà solo al civico numero 5, nei prossimi giorni è stato istituito un senso unico alternato, sempre in via Assunta a Falciano, ma antistante, stavolta, al numero civico 34. Qui, da domani fino al 30 settembre, dalle 9 alle 17, le auto dovranno attendere i movieri che autorizzeranno il passaggio per riprendere il loro percorso.
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