Milano, 26 ago. (LaPresse) – “È stata un’allerta importante e tutto il sistema di Protezione civile, che voglio di nuovo ringraziare, ha risposto puntualmente in particolare questa notte. Nel corso della quale si sono attivate 75 squadre comunali e 225 volontari”. Lo ha affermato il vicepresidente del Friuli Venezia Giulia e assessore delegato alla Protezione civile Riccardo Riccardi. Qui facendo il punto della situazione al rientro dal sopralluogo a Caneva. Inoltre alle zone più colpite dal maltempo. “La situazione più complessa è avvenuta proprio in comune di Caneva, nelle due frazioni di Fratta e Stevenà, dove le precipitazioni hanno causato degli allagamenti all’interno di diverse abitazioni. Qui, come del resto in tutta la regione, il lavoro dei volontari è stato puntuale nell’aiutare coloro che sono stati colpiti in questa situazione di disagio”. Mentre l’allerta sta per concludersi, Riccardi fa un bilancio degli interventi e annuncia il primo provvedimento urgente.
spiega il vicepresidente
“L’aspetto più serio riguarda il torrente Grava dove abbiamo deciso di intervenire immediatamente. Firmerò un decreto per la demolizione e il rifacimento di un ponte che rappresenta un collo di bottiglia. Dopo aver fatto questo, già nei prossimi giorni ci metteremo in contatto anche con la Regione Veneto per cercare di gestire i flussi dei corsi d’acqua che in certe situazioni non sono particolarmente conosciuti”. Ora la situazione è in fase di rientro alla normalità e sul posto stanno ancora operando i volontari della Protezione Civile del gruppo comunale di Caneva supportati da alcuni comuni limitrofi. Già dalle prime ore di questa mattina Riccardi si è recato, assieme al direttore della Protezione civile regionale Amedeo Aristei, nelle zone colpite. Prima del sopralluogo ha incontrato in municipio il sindaco di Caneva Andrea Attilio Gava. Oltre alla situazione a Caneva, Riccardi ha verificato lo stato del Livenza a Brugnera. Questo insieme al sindaco Renzo Dolfi e al consigliere regionale Ivo Moras.