Milano, 10 feb. (LaPresse) – La coda della tempesta Ciara, che si è abbattuta sull’Europa centro-occidentale, causando sei morti, è arrivata sull’Italia investendo la Sardegna e le regioni del Centro. Le previsioni indicano raffiche di burrasca forte su Sardegna, Marche, Abruzzo e Molise. Molto mossi il mare di Sardegna e il Tirreno centrale.
La protezione civile regionale della Campania ha emesso un avviso di allerta di colore verde per rischio idrogeologico fino a domani sera. Con possibili forti raffiche sulle zone costiere e sulle isole. Allerta gialla anche sul Lazio con vento forte fino a mercoledì.
Nel Nord, invece, lunedì è iniziato con cielo molto nuvoloso con piogge, alcuni rovesci sul Levante ligure e sull’Appennino emiliano e locali nevicate sulle Alpi a partire da 800-1000 metri.
Sei morti in europa
Per il resto della settimana tempo sostanzialmente stabile con possibili deboli piogge locali. Venerdì è però attesa una nuova perturbazione che porterà molte nubi al Nord e sulle regioni tirreniche. Con rovesci o temporali diffusi e nevicate lungo l’arco alpino e sulle aree appenniniche centromeridionali, maltempo in estensione al Sud durante la giornata.
Domenica, dopo aver colpito il Regno Unito, la tempesta è proseguita lasciando una scia di danni. Tra cui interruzioni di corrente per decine di migliaia di persone. In Polonia, una donna e la figlia di 15 anni sono morte. Dopo che un uragano ha divelto il tetto di un negozio di noleggio sci a Bukowina Tatrzanska.
In Svezia un uomo è annegato dopo che la barca su cui si trovava si è rovesciata nel lago meridionale di Fegen. La seconda persona a bordo risulta ancora dispersa.
Due uomini, uno nel nord della Slovenia e l’altro nel sud dell’Inghilterra, sono morti dopo che le loro auto sono state travolte da alberi caduti per la forza del vento. In Germania, un autista è rimasto vittima in un incidente. Il suo camion si è schiantato contro una roulotte parcheggiata dagli operai che sgombravano da un’autostrada nello stato meridionale dell’Assia.
La tempesta Ciara, che in Germania è stata chiamata Sabine, ha provocato domenica l’interruzione dei traghetti sulla Manica, che sono ripresi lunedì mattina. In Francia, dove 42 dipartimenti sono stati posti in allerta arancione e 130 mila abitazioni sono rimaste senza corrente elettrica. Per la caduta delle linee, sulle cime di monti Vosgi si sono registrate raffiche a 160 km/h.