Manovra 2020, dal Governo delle tasse arriva la stangata sulle case

Foto Vincenzo Livieri - LaPresse 10-09-2019 - Roma Politica Senato. Voto di fiducia. Nella foto Giuseppe Conte, Luigi Di Maio Photo Vincenzo Livieri - LaPresse 10-09-2019 Rome Politics Senate. Vote of confidence in the new government. In the picture Giuseppe Conte, Luigi Di Maio

ROMA – Arriva la stangata sulle case. Il Governo delle tasse non si smentisce. E, dopo gli slittamenti di plastic tax, che entrerà in vigore a luglio 2020 e della sugar tax forse a marzo del prossimo anno, cerca di far cassa sulle case. Il Governo gialloverde ha pensato bene di sopperire ai mancati introiti della plastic tax che, tra l’altro, andrà anche dimezzata, portata a 50 centesimi e non più a 1 euro al chilo.

La novità

Un nutrito pacchetto di emendamenti depositato nella Commissione Bilancio del Senato prevede che “nel nucleo familiare non possa esserci più di una abitazione principale sulla quale non pagare l’Imu”. L’obiettivo è quello di porre fine a degli escamotage , secondo il Governo, come nel caso in cui “uno dei due coniugi sposti la residenza in modo fittizio sulla seconda casa, ad esempio la casa vacanze, che in questo modo diventa casa principale, evitando così di dover pagare la tassa sugli immobili”.Una disposizione applicabile anche in caso di seconda casa in un comune differente.

L’inasprimento

Per evitare evasioni entrano in gioco anche gli Enti locali che possono procedere all’accertamento prima solo di competenza delle agenzie di riscossione. E, dal primo gennaio del 2020 i comuni potranno utilizzare l’accertamento esecutivo anche per le quote relative ad annualità precedenti e non ancora cadute in prescrizione.

L’aumento delle tariffe

L’Associazione Artigiani e Piccole Imprese di rende noto che “l’evasione fiscale dovuta al mancato pagamento di Imu, Tasi che l’anno prossimo saranno accorpate, diventando un’unica imposta e Tari e delle bollette dell’acqua, crea un buco da 7,6 miliardi di euro l’anno”. In effetti si parla di tasse che “dovrebbero essere dirette ai Comuni e alle società che forniscono servizi legati ad acqua e rifiuti, che spesso sono di proprietà pubblica.  La conseguenza di questa evasione fiscale è un aumento delle tariffe.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome