Manovra, Berlusconi: “Un disastro, sarà bocciata dall’Ue”

Il Cavaliere commenta il progetto dell'esecutivo, risponde alle critiche di Giorgetti e sogna un'Europa diversa

Foto LAPRESSE / AFP in foto Silvio Berlusconi

MONZA (LaPresse) – Questa manovra economica “è un disastro, sarà bocciata dall’Unione europea. Avrà dei risultati molto negativi su tutti i risparmi degli italiani, sui valori di Borsa, sui valori dei titoli del nostro debito pubblico. Quindi, io spero che questi signori al governo hanno ancora qualche ora di tempo per poter cambiarla. Noi siamo dall’inizio contro tutto ciò che è stato fatto da questo governo”. Lo ha detto il presidente di Forza Italia e proprietario del Monza, Silvio Berlusconi, arrivando allo stadio Brianteo per la partita Monza-Triestina di Serie C.

Berlusconi replica alle parole di Giorgetti sul futuro del Centrodestra

Sulle dichiarazioni di Giorgetti, numero due della Lega, cha detto che l’attuale centrodestra così com’è strutturato è finito, il Cavaliere risponde. “Poi Giorgetti ha detto che è stato frainteso, perché il centrodestra è in campo in tante importanti elezioni, per esempio in Trentino-Alto Adige e, se il centrodestra non si presentasse compatto a queste elezioni e alle diverse elezioni regionali e amministrative che seguiranno, vincerebbero gli altri. Quindi, credo che Giorgetti si sia morsicato la lingua abbastanza a fondo”.

Il Cavaliere commenta le affermazioni di Toti

E sulle affermazioni di Giovanni Toti: “Si sa, tutti cercano di mettersi in mostra e ciascuno sceglie il modo che gli pare più efficace. Io so che noi rappresentiamo in Italia i valori della liberal-democrazia. So che questi valori sono essenziali per avere una democrazia. So che sono anche i valori dei padri fondatori dell’Europa. Noi siamo europeisti”.

Il sogno di un’Europa diversa

“Abbiamo condiviso e condividiamo – ha aggiunto – il sogno dei padri fondatori, che è quello di un’Europa non solo spazio di benessere e di libertà per i cittadini europei, ma anche per il suo passato, per la sua storia, la sua cultura, la sua traduzione, un’Europa faro di civiltà, di democrazia, di pace in tutto il mondo. Oggi l’Europa tutto questo non lo fa, essenzialmente anche perché non c’è una politica estera comune, non lo fa perché non c’è una politica di difesa comune. Non può sedersi al tavolo delle altre potenze militari, gli Stati Uniti, la Federazione russa, la Cina, il Giappone, dove si decidono le sorti del mondo”.

 

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