ROMA (LaPresse) – “La bocciatura annunciata del Governo italiano e della Legge di Bilancio si è fatta sentire pesantemente sui nostri titoli di Stato. Lo spread BTP-Bund, infatti, è salito oggi a quota 218 punti base. Toccando i massimi livelli dal 2013. Con il rendimento sul BTP decennale che ha sfiorato il 3,63% e quello sul BTP biennale l’1,75%. Di nuovo in rosso la Borsa e, soprattutto, le banche. Il cui capitale è sceso al di sotto della soglia minima di regolamentazione europea”. Così il deputato Renato Brunetta, responsabile del Dipartimento di politica economica di Forza Italia.
La manovra si avvia verso la bocciatura
“La vendita dei titoli di Stato è partita subito dopo la notizia che già questa sera il commissario europeo agli affari economici Pierre Moscovici consegnerà al ministro dell’Economia Giovanni Tria la lettera di chiarimenti della Commissione Europea sulla manovra italiana. Il primo passo ufficiale previsto dalle regole comunitarie per la bocciatura vera e propria”.
Gli obiettivi dell’esecutivo e le preoccupazioni di Brunetta
“L’Europa ha quindi deciso di accelerare i tempi per mostrare al governo gialloverde che non è per nulla disposta a tollerare la mancanza di rispetto delle regole europee di finanza pubblica. Ne abbiamo avuto una dimostrazione anche al pranzo tenutosi oggi durante il Consiglio Europeo. Quando il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha tentato di difendere la Legge di Bilancio. Spiegando agli altri capi di Stato e di governo le sue buone intenzioni ma ottenendo in cambio soltanto il loro silenzio”, aggiunge.
Si attendono le valutazioni della Commissione europea
“Una immagine simbolica del totale isolamento nel quale l’Italia ormai si trova nel contesto europeo. Matteo Salvini e Luigi Di Maio dovranno ora decidere se accettare la resa. E riscrivere una manovra con ipotesi di crescita e di deficit più ridimensionate, secondo le osservazioni della Commissione, oppure proseguire nel loro scontro aperto con Bruxelles. Nel secondo caso, il prossimo giudizio negativo arriverà direttamente dalle agenzie di rating, con il downgrade del debito italiano”, conclude Brunetta.