ROMA – Il Governo tratta con l’Unione europea sulla manovra economica. “C’è stato un incontro stamattina, abbiamo fatto colazione con Juncker, Moscovici, c’era anche il ministro Tria. Sta continuando il dialogo con l’Unione europea. Devo dire che il dialogo procede in un clima sereno. Ci stiamo confrontando in maniera molto costruttiva, molto aperta. Stiamo valutando vari scenari”. Lo ha detto il premier Giuseppe Conte, a margine del G20 di Buenos Aires. Alla domanda se si fosse parlato del 2%, il premier ha detto: “Non abbiamo parlato di numeri finali”.
“La fiducia? Solo se necessaria”
E ancora: “La fiducia è sempre l’extrema ratio su ogni provvedimento. Si decide solo all’ultimo se necessaria, quando necessaria”. Il premier ha poi ricordato che “l’obiettivo è evitare la procedura di infrazione”. Si tratta, ha precisato Conte, del primo obiettivo “nell’interesse dell’Italia ma, fatemi dire, anche dell’Europa”. “Non rinunciamo alla prospettiva delle riforme” ha detto ancora Conte. Il margine di manovra, ha precisato, “riguarda non queste riforme, ma tutto il resto”.
Di Maio: si tratta senza tradire gli italiani
Ottimiste anche le parole di Luigi Di Maio. “Nella trattativa se non si chiede al governo di tradire gli italiani, perché noi non tradiremo gli italiani possiamo portare avanti tutti i punti di caduta e i compromessi che vogliamo”. Di Maio ha anche garantito che non si vedrà al ribasso il reddito di cittadinanza e, come smentito da fonti di Palazzo Chigi, non c’è ipotesi di ridurlo a 500 euro.
Il Pd: ricette economiche improbabili
Scetticismo dal parlamentare Gianfranco Librandi del Pd: “Siamo sicuri che il presidente del Consiglio stupirà il mondo e gli italiani con l’ineffabile inutilità delle sue dichiarazioni. Non sappiamo quanto saranno stupiti i nostri cittadini della pressapochezza del Governo che, in un momento in cui la disoccupazione ha ripreso a crescere ed il Pil si è fermato, vagheggia impossibili ricette economiche che la realtà rende impossibili e pericolose ogni giorno che passa…qui non si tratta di “tornare al futuro” ma alla realtà”.