MILANO (LaPresse) – “La mia opinione è che i principi di equilibrio del bilancio e di sostenibilità del debito pubblico, a prescindere dal fatto che siano scritti nella Costituzione e nel fiscal compact, siano linee guida che qualunque governo responsabile deve tenere da conto”. Lo dice il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, in una intervista al Corriere della Sera, ribadendo che, se il Colle richiama le parole dalla Costituzione, a decidere sulla manovra economica è il Governo.
Il bilancio del premier Conte
“Questi principi non impongono, tuttavia, di rinunciare a esprimere una politica economica e di finanza pubblica interpretando i bisogni dei cittadini in base ai differenti cicli economici”.
La riunione a Palazzo Chigi
“Già da lunedì – spiega – riunirò a Palazzo Chigi la cabina di regia per avviare il piano di investimenti e il piano di ammodernamento delle infrastrutture. Sono fiducioso che gli investitori, che guardano a prospettive di medio e lungo periodo, troveranno molto conveniente investire in Italia, anche perché il nostro Paese, anche più di molti altri Paesi europei, offre il valore aggiunto di un solida stabilità politica”.
Manovra, la preoccupazione dell’Ue
Cosa fare se l’Europa boccerà la manovra? “Questo governo non ha alcuna tentazione di creare vertenze o contrapposizioni con le istituzioni europee – commenta il premier Conte -. Sappiamo che il dialogo con l’Europa è importante e ci predisponiamo ad esso con la massima serenità”.
Il braccio di ferro con Tria
Il ministro Tria esce politicamente dimezzato dopo questo braccio di ferro? “Assolutamente no. Abbiamo sempre chiesto al ministro Tria di presentare varie alternative e di tener conto di molteplici variabili. Quella che è prevalsa alla fine, all’esito di attente meditazioni, è una manovra frutto di un lavoro collettivo e pienamente condiviso. Lo dimostra il fatto che siamo giunti alla deliberazione finale senza litigi o scontri, ma solo attraverso un confronto serrato”.
Investimenti da 15 miliardi nel prossimo triennio
“L’obiettivo di questa manovra è far scendere il debito puntando a una più consistente crescita economica e a un più ampio sviluppo sociale. Già da lunedì riunirò a Palazzo Chigi la cabina di regia per avviare il piano di investimenti e il piano di ammodernamento delle infrastrutture. Sono fiducioso che gli investitori, che guardano a prospettive di medio e lungo periodo, troveranno molto conveniente investire in Italia, anche perché il nostro Paese, anche più di molti altri Paesi europei, offre il valore aggiunto di un solida stabilità politica. Per noi – spiega Conte – è assolutamente determinante la ‘qualità’ della spesa. Abbiamo previsto un piano per gli investimenti pubblici per un importo pari a 38 miliardi nei prossimi quindici anni e altri 15 nel prossimo triennio”.