ROMA – “Se lo spread sale, o se comunque si mantiene alto a questo punto è un problema. Quindi dobbiamo augurarci che scenda“, afferma il premier Giuseppe Conte. Dopo la bocciatura Ue alla manovra finanziaria, su cui il governo italiano intende andare avanti, preoccupa l’impennata dello spread. “Abbassiamo tutti i toni. Facciamo sistema affinché ciò avvenga. Io sto lavorando perché lo spread si abbassi. Vogliamo, anzi dobbiamo mandare un messaggio di fiducia“, aggiunge Conte. Se queste preoccupazioni, aggiunte alla bocciatura Ue, comporteranno sostanziali modifiche alla manovra finanziaria ce lo dirà il tempo.
Di Maio e Salvini fanno quadrato con Conte
“Sono fiducioso che nelle prossime settimane lo spread inizierà a scendere. Saranno le settimane del dialogo con l’Europa“, ha invece aggiunto il vicepremier Luigi Di Maio. Rassicurando sul fatto che la manovra sarà efficace perché prevede investimenti in “capitale umano di questo Paese”. Sulla stessa lunghezza d’onda Matteo Salvini: “La manovra darà serenità e stabilità all’Italia. Quindi non abbiamo bisogno di aiuti esterni“.
Tria: “I fondamentali dell’Italia sono solidi”
Nella giornata di ieri, invece, anche il ministro dell’Economia Giovanni Tria aveva sottolineato che non è possibile rimanere “troppo a lungo” con lo spread a 320 punti. Ma ha anche aggiunto che non ci sono motivi fondamentali che giustifichino questi livelli. “I fondamentali dell’Italia sono solidi“, a pesare secondo Tria l’incertezza politica “su dove il governo vuole andare a finire“.
Di Maio: “Andremo avanti con la manovra”
Oggi il differenziale tra Btp e Bund è sceso di due punti, arrivando a 318. Leggermente in calo rispetto a ieri. Il rendimento decennale invece è pari a 3,57%. Su un’eventuale impennata è di nuovo Di Maio a intervenire. “Noi andremo avanti con la manovra. La storia non si scrive con i se“, afferma sull’ipotesi di un rialzo fino a 400 punti. Livello limite.