Conte tratta con l’Unione Europea sulla Manovra

Foto Filippo Monteforte / AFP in foto Giuseppe Conte e Matteo Salvini

Roma– Fiducia, tempo e ora anche l’attesa apertura di Matteo Salvini. Dopo la missione di Giuseppe Conte e Giovanni Tria a Bruxelles, il tavolo con l’Ue è finalmente aperto, anche se Palazzo Berlaymont ha fatto capire che senza nessun cambiamento alla Legge di bilancio l’avvio della procedura è scritto.

Il governo continua a mostrare ottimismo nella trattativa

Sei mesi quindi e non tre, in attesa delle raccomandazioni formali che l’Ecofin dovrà prendere a gennaio e sperando, ovviamente, che non arrivi una decisione già nel meeting di inizio dicembre. “Il dialogo con l’Europa continua, dialogo indispensabile per arrivare a soluzioni che siano soddisfacenti per tutti, Italia in primis“, assicura Conte.

Rimane però un interrogativo

La trattativa sta già vertendo sulla modifica dei saldi finali? Il 2,4% finora aureo sembra ora modificabile. L’apertura arriva da fonti della Lega, che spiegano come ‘cambiare qualche decimale della manovra non sarà un problema, l’importante è che non si vadano a toccare i fondamenti della legge di bilancio, cioè la riforma delle pensioni e del lavoro, non ultimo gli aiuti alle imprese’.

Dal M5S arriva la tiepida conferma ai ritocchi

Il presidente Conte ha tutto il nostro sostegnoribadiscono fonti M5SCome abbiamo sempre detto il tema non è il muro contro muro sul deficit, su cui c’è sempre stato pieno dialogo. Non difenderemo i numerini ma i cittadini. È essenziale che gli italiani possano trovare lavoro grazie al Reddito di cittadinanza e possano andare in pensione con quota 100. Queste misure e la platea individuata restano uguali“.

Insomma la trattativa è davvero aperta, dopo che Juncker aveva spiegato come “non siamo in guerra” e anzi, c’è la necessità di “stare in un dialogo continuo per restringere le divergenze”.

In attesa che si sviluppi il tavolo, è deciso che nel dialogo con Bruxelles si tengano ‘toni bassi’, con lo stesso Salvini che twittando punta su “dialogo e buon senso”.

Di certo servirà tempo per un accordo, con il governo che potrebbe slittare i tempi di reddito e riforma pensioni a maggio 2019, risparmiando così qualche miliardo da usare per sgravi fiscali e per la filiera delle pmi private.

La speranza al momento è che lo spread reagisca bene a inizio settimana

Un grande ex della Commissione come Romano Prodi che avverte: “Ci sono investitori esteri diffidenti e fondi che lasciano il Paese. Bisognerebbe avere serenità e un po’ di saggezza per evitare altri incidenti“. Chissà che proprio i mercati, oltre al nuovo spiraglio, non risultino decisivi per l’accordo finale Roma-Bruxelles.

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