Manovra, Decaro (Anci): “Ci sono poco i Comuni, servono più risorse e meno burocrazia”

"In questa manovra ci sono poco i comuni, perché è vero che abbiamo apprezzato gli investimenti, ma "ci sono temi che non sono ancora stati presi in considerazione"

Foto Fabio Cimaglia / LaPresse

AREZZO – “In questa manovra ci sono poco i comuni, perché è vero che abbiamo apprezzato gli investimenti, un percorso di finanziamento di investimenti nei prossimi anni, e abbiamo apprezzato finalmente il tema della rivisitazione dei tassi d’interesse, che sono molto alti, bloccati a 15 anni fa, e in passato io ho parlato di tassi d’usura quando lo Stato emette titoli all’1% e noi continuiamo a pagare il 4,5%”, ma “ci sono temi che non sono ancora stati presi in considerazione: avanziamo 564 milioni di euro, continuiamo a mettere risorse da parte con il fondo crediti di dubbia esigibilità, con il fondo per i crediti commerciali, rischiamo di perdere un miliardo di euro quest’anno e sono, nella migliore delle ipotesi, riduzioni di servizi nei confronti dei cittadini, mentre nella peggiore delle ipotesi i Comuni possono andare in dissesto o in pre-dissesto”. Lo ha detto Antonio Decaro, sindaco di Bari, appena riconfermato alla presidenza dell’Anci, incontrando la stampa a margine dei lavori dell’assemblea congressuale dell’Associazione, in corso ad Arezzo.

L’obiettivo

 Decaro ha ribadito che “noi cerchiamo più risorse e una semplificazione delle procedure attraverso il dl fiscale”, aggiungendo, però, che “i sindaci hanno bisogno di poter parlare con il Parlamento e con il Governo anche su questioni che non sono direttamente riconducibili a responsabilità di un sindaco: l’immigrazione, il contrasto alla povertà, i temi ambientali, temi con i quali i sindaci, anche se non hanno una diretta responsabilità, si confrontano tutti i giorni con i cittadini che abbiamo l’onore di amministrare e non possiamo non dare delle risposte. Non vogliamo sostituire chi ha il potere decisionale, vogliamo che chi deve decidere possa farlo ascoltando i sindaci di questo paese”.

Il presidente dell’Anci ha ricordato che “il premier Conte ci ha invitato il 27 novembre a fare un tavolo congiunto con i sindaci” e “vogliamo discutere di come evitare questa stretta sulle risorse, soprattutto di come poter semplificare: non è possibile che in questo paese per assumere una persona devi fare 16 procedure amministrative. Vogliamo semplificare la vita ai nostri concittadini e la semplifichiamo semplificandola ai Comuni”.

LaPresse

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