ROMA – Gianmauro Dell’Olio, senatore del M5S e relatore della legge di Bilancio al Senato, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta” condotta da Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano. Sull’attacco di Renzi che ha parlato di truffa rispetto alle promesse elettorali. “Renzi ha fatto il suo show e ha detto una brutta cosa, cioè che noi abbiamo mentito e truffato gli italiani – ha affermato -.
Il dialogo tra Italia e Ue
“Chi ha mentito e truffato gli italiani è stato lui che dopo aver perso il referendum aveva promesso di andare via dalla politica e invece ce lo ritroviamo al Senato. E poi ha detto una cosa anche più grave, cioè che il premier Conte è andato a patteggiare con l’Ue. Se Conte ha patteggiato per evitare di mandare in infrazione l’Italia lo ha fatto per il bene dell’Italia, mentre è stato Renzi che ha svenduto l’Italia quando è andato a chiedere flessibilità per dare gli 80 euro per necessità elettorali. I pilastri della manovra ci sono tutti, sono stati rimodulati, ma ci sono”.
Il reddito di cittadinanza
Sul reddito di cittadinanza: “La parte normativa sarà in un decreto collegato – ha spiegato Dell’Olio -. Il reddito di cittadinanza partirà a fine marzo. Si comincerà col rimettere apposto i centri per l’impiego per poi dare il reddito di cittadinanza alla platea interessata”.
Dell’Olio commenta la mancata discussione sul testo
Sul tema che le opposizioni lamentano la mancata discussione su testo, replica: “Tutti hanno detto che il testo non c’era. Alla Camera e al Senato la discussione c’è stata, basti guardare il numero degli emendamenti. Sono state tutte polemiche per fare scena. Il governo ha dovuto lavorare in fretta e furia per aggiustare i valori dopo l’accordo con l’Ue per evitare la procedura di infrazione, ma la sostanza c’era e c’è sempre stata”. Riguardo l’aumento dell’Ires alle associazioni no profit.
“Il mondo no profit è molto importante. Il problema è che l’Italia si è appoggiata troppo al mondo no profit, io sono stato un volontario della croce rossa per anni quindi ho vissuto molto l’ambiente – prosegue -. Un conto è quando il volontariato supporta le azioni fatte dallo Stato, un conto è quando lo Stato sparisce perché c’è il volontariato. Il mondo no profit va rivisto perché non può essere il punto su cui si deve basare uno Stato per fare andare avanti il sostegno della povera gente”, conclude Dell’Olio.
(Lapresse)