ROMA – Percorso in salita per la manovra finanziaria del Governo. il commissario al Bilancio Ue, Guenther Oettinger, ha annunciato allo ‘Spiegel’ che la Commissione Ue rigetterà la manovra di bilancio italiana. Più precisamente ha detto: “Si è avuta conferma che la bozza di bilancio 2019 non è compatibile con gli obblighi presenti nella Ue”. La lettera del commissario Moscovici arriverà a Roma fra giovedì e venerdì.
Kurz: non ci accolliamo i rischi di altri Stati
E un’altra bacchettata è arrivata da un alleato del vicepremier Matteo Salvini. “Per l’economia e l’unione monetaria è assolutamente decisivo che quello che è stato concordato venga rispettato” ha detto il cancelliere austriaco Sebastian Kurz, parlando alla Commissione degli Affari Ue del Nationalrat. Secondo Kurz (l’Austria è presidente di turno dell’Unione europea) “i criteri di Maastricht valgono per tutti”. “Spero che ci sia una linea chiara”, ha continuato Kurz, “tutto il resto metterebbe a rischio non solo l’Italia ma avrebbe anche effetti negativi sull’eurozona”. L’Austria ritiene “complessivamente positivo” il comportamento dell’unione economica e monetaria: “Quello che non vogliamo è accollarci in modo illimitato rischi incalcolabili di altri Stati”.
Per l’Austria “le regole vanno rispettate”
Dichiarazioni simili, pur senza citare l’Italia, erano state rilasciate qualche giorno fa dal ministro delle Finanze austriaco Hartwig Loeger. “Se abbiamo delle regole europee, la nostra posizione è che quelle regole vadano rispettate: la maggior parte dei Paesi chiederà che queste regole vengano rispettate”. Parole tanto più significative perché pronunciare subito dopo l’audizione del ministro Giovanni Tria all’Eurogruppo sulle linee guida della manovra finanziaria italiana.
Con Austria e Germania l’“asse dei volonterosi”
L’Austria fa parte, insieme a Italia e Germania, del cosiddetto “asse dei volenterosi” la cui nascita era stata annunciata da Salvini il 12 luglio. Il capo del Viminale aveva incontrato i colleghi ministri dell’Interno di Austria e Germania prima dell’avvio della riunione informale a Innsbruck convocata a livello Ue sulla questione migranti. L’austriaco Herbert Kickl aveva parlato di un di un intervento “unitario” perché “questo asse dei volonterosi può prendere iniziative”. Ma l’economia, sembra di capire, è un altro paio di maniche.