Manovra, l’allarme di Brunetta: “Italia vicina al fallimento”

"Speriamo proprio di no ma, stando a quanto dichiarano le grandi banche d’affari internazionali, l'Italia sarebbe a pochi passi dal default"

Foto Fabio Cimaglia / LaPresse In foto Renato Brunetta

ROMA (LaPresse) – Manovra, l’allarme di Brunetta: “Italia vicina al fallimento”. “Speriamo proprio di no ma, stando a quanto dichiarano le grandi banche d’affari internazionali, l’Italia sarebbe a pochi passi dal default”. Lo afferma, in una nota, Renato Brunetta, deputato e responsabile del dipartimento di politica economica di Forza Italia. “Dopo aver letto il testo della Nota di Aggiornamento al DEF, che finalmente è arrivata, in clamoroso ritardo, in Parlamento, JPMorgan ha calcolato che uno spread BTP-Bund a 400 punti base rappresenta la “soglia critica per la sopravvivenza del governo”.

Manovra, le dichiarazioni di Renato Brunetta, deputato di Forza Italia

Citigroup sostiene che la soglia del 4,0% di rendimento del BTP decennale rappresenta il punto di non ritorno. Oltre il quale i rendimenti continueranno a salire e si verificherà un effetto contagio sulle altre economie europee. GoldmanSachs, infine, sostiene che una mossa sostenuta a 300 punti base dello spread “richiederebbe probabilmente un cambiamento di politica economica da parte delle autorità nazionali o europee”.

Le grandi banche cominciano a farei loro calcoli

Le grandi banche d’affari cominciano quindi a fare i loro calcoli sugli effetti di quella che, secondo fonti Reuters, i funzionari europei che hanno visto i dati della NaDEF, hanno definito “una Legge di Bilancio completamente assurda. Da non credere ai nostri occhi”, aggiungendo che il Fondo Salva Stati (ESM) non ha risorse sufficienti per poter salvare l’Italia. E che, cosa più preoccupante, “non c’è neanche la volontà politica di farlo”. L’Unione Europea avrebbe quindi deciso di buttare l’Italia a mare. In una crisi che sarebbe ben peggiore di quella greca del 2009.

I rendimenti sui BTP sono subito saliti in apertura di giornata. Con il decennale che ha toccato quasi il 3,4%, di nuovo vicino ai massimi dallo scorso maggio, e il biennale che ha di nuovo superato la soglia critica dell’1,3%. Anche la Borsa di Milano ha aperto subito in negativo, in particolare per effetto dell’ennesimo calo del comparto bancario, dopo la notizia che potrebbero essere proprio le banche a dover pagare il costo della manovra finanziaria di Lega e Cinque Stelle”, conclude.

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