Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha firmato la manovra finanziaria per il 2025, un testo di 144 articoli che è stato inviato alla Camera. Questa legge di Bilancio introduce importanti novità e misure che spaziano in vari ambiti, a partire dal riordino delle detrazioni fiscali e dall’introduzione di un’aliquota maggiorata sulle plusvalenze delle cripto-attività.
Tra i punti salienti si trovano le pensioni minime e un bonus dedicato alle mamme lavoratrici con due figli e un reddito fino a 40.000 euro. È previsto anche un bonus nascita e un tetto agli stipendi dei manager pubblici. Le agevolazioni fiscali per le spese relative alla casa rimarranno al 36% nel 2025 e al 30% per il 2026-2027, ma potranno salire al 50% nel 2025 per la prima abitazione.
Sul fronte della Rai, la manovra impone che non ci siano aumenti di spesa nel 2025, con un taglio programmato del 2% rispetto alla media degli ultimi tre anni, che raddoppierà al 4% nel 2027. Per quanto riguarda il Lotto e il Superenalotto, a partire dal 2025 si prevede un’estrazione settimanale aggiuntiva, contribuendo così a incrementare il Fondo per le emergenze nazionali di 50 milioni di euro annui.
In tema di immigrazione, le risorse destinate alla gestione dei centri di accoglienza verranno aumentate di 200 milioni di euro, mentre la card “Dedicata a te” per le spese alimentari avrà una dotazione di 500 milioni per il prossimo anno.
Le reazioni alla manovra sono state critiche. Carmelo Barbagallo, segretario generale Uil Pensionati, ha espresso delusione sulla rivalutazione delle pensioni minime, evidenziando che l’aumento sarà di soli tre euro, sottolineando la necessità di un intervento più sostanzioso per migliorare il potere d’acquisto delle pensioni.
Anche l’economista Carlo Cottarelli ha sollevato preoccupazioni, sottolineando l’assenza di un piano strutturale per la revisione della spesa pubblica, avvertendo che le misure dell’ultimo momento potrebbero portare a una gestione poco efficace delle risorse.
Con la manovra 2025, il governo intende affrontare le sfide economiche del Paese, ma le critiche sul suo contenuto suggeriscono che sarà necessaria una revisione approfondita delle strategie fiscali e sociali nel prossimo futuro.