ROMA – Ha scelto la piazza, il Pd, per mostrare il proprio dissenso sulla manovra firmata dal governo giallo-verde (clicca per leggere). I democrat hanno organizzato un sit-in a Montecitorio, davanti alla Camera dei deputati.
Non è tra i manifestanti Nicola Zingaretti, candidato alla segreteria del principale partito del centro sinistra: “Per impegni familiari non posso essere lì – ha spiegato il governatore del Lazio. – Ma bene questa prima mobilitazione davanti alle camere per combattere questa folle manovra. Avanti così, uniti con tutta la nostra forza, per dare all’Italia un futuro migliore”.
Ad esplicitare il perché della manifestazione è stato Stefano Pedica: “Hanno penalizzato il mondo del lavoro, del volontario e reato una frattura con l’Europa. Protestiamo contro i populisti”.
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Oggi nel palazzo dinanzi al quale è in corso il sit-in, i deputati terranno le loro dichiarazioni di voto sulla manovra. Per garantirsi il risultato l’esecutivo penta-leghista ha posto la fiducia sul documento.
“Ieri abbiamo presentato il ricorso alla Corte Costituzionale. E’ giusto protestare anche su come è stata approvata – ha dichiarato Matteo Orfini al fianco dell’ex ministro Delrio (clicca qui per leggere il suo intervento) – Tutto è cominciato qua vicino, quando quattro cialtroni si sono affacciati al balcone. Abbiamo scelto di usare tutti gli strumenti per contrastarli e raccontare cosa sta accadendo. Dietro c’è un idea del rapporto tra il potere e le istituzioni: abbiamo a che fare con gente che nella passata legislatura saliva sui tetti per difendere la Costituzione. Oggi rischiano di calpestarla”.