Manovra, Tria punta sulla crescita sostenibile: riduzione del carico fiscale oltre la Flat Tax

Le misure non modificheranno gli impegni assunti con Bruxelles

in foto Giovanni Tria

MILANO (AWE/LaPresse) – Ridurre il carico fiscale con “un’azione che va oltre la flat tax” per dare respiro alla classe media. É questa una delle priorità del governo, come ha spiegato il ministro dell’Economia, Giovanni Tria.

L’impegno del ministro Tria

“Ci stiamo impegnando a ridurre il carico fiscale – ha detto all’ European Capital Marktes Forum organizzato da Bloomberg, a Milano – e questa azione va oltre la Flat Tax. Siamo a uno stadio molto avanzato di un’imposta sul reddito personale che ridurrà il carico fiscale sulla classe media mantenendo un impatto sul budget gestibile”. Quanto al reddito di cittadinanza, per il titolare di via XX Settembre, “bisogna risolvere i problemi sociali che hanno portato alla nascita del bisogno di questo reddito”.

Gli impegni assunti con Bruxelles

Le misure in fase di studio, rassicura Tria, in ogni caso “non cambieranno l’impegno sulla riduzione del debito” assunto dall’Italia a Bruxelles. Non ci saranno quindi passi in avanti che rischierebbero di movimentare troppo i rapporti con l’Europa e con i mercati. In attesa di conoscere i dettagli della manovra. Tra le priorità del governo c’è quella di “recuperare un 30% di investimenti pubblici venuti meno negli ultimi anni”, argomenta Tria. Sottolineando che “gli investimenti pubblici debbono tornare ad essere il 3% del Pil nel breve termine”.

Si punta alla crescita sostenibile attraverso riforme strutturali

Per raggiungere gli obiettivi di crescita si punta a “bilanciare azioni differenti”, guardando ad un quadro più ampio e puntando a un equilibrio tra entrate fiscali e spese. Tra i settori su cui punta maggiormente l’esecutivo per far ripartire la crescita, c’è l’implementazione dell’agenda digitale. “Lavoriamo per progettare una crescita sostenibile – ha detto Tria – e per ricostruire una forte capacità tecnica nelle nostre amministrazioni attraverso pubblici investimenti e partnership tra il pubblico e i privati”.

Dalle parole del titolare di via XX Settembre si evince anche la linea politica del governo è quella di puntare a “una crescita più forte e sostenibile attraverso riforme strutturali”. L’obiettivo è quello di governare 5 anni, durante i quali implementare gradualmente le azioni messe in campo. Per Tria l’economia italiana continua nel complesso ad avere “solide fondamenta”.

I problemi dell’economia italiana e il gap con l’Eurozona

“Siamo ancora la terza economia europea e il secondo paese manifatturiero e per export”, ricorda. Tuttavia “l’economia italiana sta continuando a crescere ma a un ritmo più lento” rispetto al passato e “la nostra performance è inferiore a quella di altri Paesi europei”, che pure a loro volta hanno rallentato il passo. L’esecutivo punta quindi a “eliminare il gap di crescita dell’1% che ci separa dai Paesi dell’Eurozona”.

di Benedetta Dalla Rovere

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