Roma, 16 giu. (LaPresse) – “I dati presentati ieri da Banca d’Italia parlano di un’economia del Lazio in cui l’export è sempre più forte, con un aumento nel 2017 del 17,2%. Merito soprattutto di farmaceutico, chimico e auto, settori a forte presenza di imprese a capitale estero, una realtà di grande importanza nel nostro territorio. Sono, secondo l’ultimo rapporto Ice, oltre 1.100 imprese, che fanno della nostra regione la seconda in Italia (il 9,2% del totale nazionale). Una presenza che contribuisce, e molto, all’economia laziale ma che spesso vive nel nostro territorio senza un rapporto vero con le istituzioni. Ed è proprio per questo che abbiamo istituito il ‘Consiglio delle Imprese Internazionali del Lazio’. Un organismo consultivo in cui siederanno rappresentanti di queste imprese, pensato per elaborare proposte su temi quali trasferimento tecnologico, internazionalizzazione, attrazione degli investimenti, semplificazione. E, oltre a questo, per segnalare problemi da risolvere e opportunità da cogliere per la nostra economia regionale. Un passo per un governo dell’economia più intelligente e per coinvolgere nelle nostre scelte strategiche attori importanti, che ci aiuteranno a governare con politiche più moderne, al passo con le migliori pratiche internazionali. Un’iniziativa che parla a tutta la regione e che è anche un aiuto per invertire la rotta e fare di Roma una città capace di attrarre attori qualificati dell’economia.” Così Gian Paolo Manzella, assessore regionale allo Sviluppo Economico.
il consiglio
Tra i componenti del ”Consiglio delle Imprese Internazionali del Lazio”, ci sono: il presidente della Regione Lazio, che lo presiede, l’assessore allo Sviluppo economico, che lo presiede in assenza del presidente, otto rappresentanti delle imprese internazionali con sede nel Lazio, individuati in accordo con le associazioni di categoria maggiormente rappresentative del comparto, due rappresentanti di studi legali e di consulenza internazionali, individuati anch’essi in accordo con le associazioni di categoria maggiormente rappresentative del comparto, il presidente di Unioncamere Lazio o un suo delegato, due rappresentanti delle associazioni di categoria maggiormente rappresentative del comparto e il direttore della Direzione Regionale per lo Sviluppo Economico.