MARCIANISE – Quaranta indagati ritenuti responsabili del reato di associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti o psicotrope con le aggravanti dell’utilizzo del metodo mafioso, dell’impiego della forza di intimidazione derivante dal vincolo associativo dei clan “Belforte” e “Piccolo-Letizia”. Oggi sono state eseguite dai Carabinieri della Compagnia di Marcianise le misure cautelari richieste dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli. Sedici gli arrestati: Salvatore Allegretta, 26 anni, Marcianise; Amedeo Belvisto, 56 anni, Marcianise; Andrea Bizzarro,36 anni, Marcianise; Aniello Bruno, 35 anni, Marcianise; Francesco De Matteis, 42 anni, Marcianise; Giuseppe Grillo, 36 anni, Marcianise; Filippo Lasco, 36 anni, Marcianise; Pasquale Lasco, 46 anni, Marcianise; Primo Letizia, 34 anni, Marcianise; Alessandro Mandarino, 36 anni, Marcianise; Andrea Nocera, 29 anni, Marcianise; Giovanni Pontillo, 59 anni, Marcianise; Pasquale Regino, 36 anni, Caserta; Fabio Romano, 28 anni, Madaloni; Nicola Viglione, 35 anni, Marcianise. Quindici le persone sottoposte agli arresti domiciliari: Giulio Ciano, 43 anni di Marcianise, Antonio Di Fuccia, 47 anni di Marcianise, Generoso Di Sivio, 35 anni di Marcianise, Onelio Giglio Francini, 37 anni, Rivalta di Torino, Antonio Marasco, 31 anni di Torino, Francesco Martone, 35 anni di Marcianise, Francesco Persico, 28 anni di Marcianise, Francesco Piccirillo, 27 anni di Marcianise, Gregorio Raucci, 26 anni di Marcianise, Raffaele Tartaglione, 30 anni di Marcianise, Marco Viglione, 33 anni di Marcianise, Alessandro Zampella, 25 anni Maddaloni, Gennaro Barca, 24 anni di Marcianise, Pietro Russo, 49 anni di Marcianise. Sottoposte all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria nove persone: Francesco Stellato, 25 anni, Pasquale Buttone, 50 anni, Simmaco Coppola, 27 anni, Raffaele Corvino, 39 anni, Enrico De Biase, 40 anni, Nicola Di Giovanni, 61 anni, Tommaso Ragozzino, 32 anni, Tommaso Smeragliuolo, 34 anni, Carmine Zarrillo, 24 anni, tutti di Marcianise. L’indagine, denominata “Unrra Casas”, si è sviluppata dal settembre 2014 al maggio 2015, con servizi di osservazione, controllo e pedinamento e attraverso intercettazioni telefoniche, ed ha permesso di contrastare il fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti nei comuni di Marcianise, Capodrise e Maddaloni e di accertare o spaccio di sostanza stupefacente in regime di monopolio da parte di affiliati alle due famiglie “Belforte” e “Piccolo-Letizia”. I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Marcianise sono riusciti ad individuare, per la prima volta, l’esistenza di un accordo tra i due clan operanti nel comune di Marcianise, “Clan Belforte, detto dei Mazzacane” e “Clan Piccolo-Letizia detto dei Quaqquaroni”, storicamente nemici e la cui rivalità ha prodotto tra la fine degli anni ‘90 e metà degli anni 2000 svariate decine di omicidi, con il quale veniva sancita un’alleanza per la gestione dell’attività illecita dello spaccio di sostanze stupefacenti, con diversi avvicendamenti tra le due famiglie. L’indagine ha portato all’arresto di Aniello Bruno, latitante di spicco del clan “Belforte” sino a quel momento posto al vertice dell’ organizzazione criminale. Di particolare rilievo è anche l’arresto eseguito in Albania nel maggio 2015 di uno degli indagati, accusato di omicidio di un trafficante di droga albanese del quale gli era stata commissionata l’uccisione. Infine, durante le investigazioni, sono state arrestate 6 persone in flagranza di reato e sottoposti a sequestro penale circa 6 chili di sostanza stupefacente tra marijuana, hashish e cocaina. L’operazione, che si è svolta fra le province di Caserta, Torino, Reggio Emilia e Mantova.