Marco Carta a processo per furto t-shirt, a ottobre i video in aula

LP - Paolo Della Bella

MILANO – Saranno proiettati in aula, nel corso della prossima udienza fissata il 31 ottobre, i video registrati dalle telecamere di sorveglianza della Rinascente durante il caos del ‘black friday’ dal 31 maggio scorso. Video che immortalano Marco Carta e la sua amica Fabiana Muscas che fanno acquisti nel grande magazzino di piazza Duomo e che poi vengono fermati dalla security.

Nella borsa della donna, che si è assunta tutte le responsabilità, gli addetti alla vigilanza hanno trovato 6 magliette del valore di 1.200 euro. A tradirla, l’etichetta morbida antitaccheggio apposta sui capi d’abbigliamento che quando Carta e l’amica sono usciti, hanno innescato i dispositivi antifurto.

“Da quei video si vede l’innocenza di Carta”, hanno spiegato i difensori del cantante vincitore di Sanremo 2009, gli avvocati Simone Ciro Giordano e Massimiliano Annetta al termine dell’udienza. A provare la sua buona fede, anche il fatto che, quando l’amica è stata fermata dagli addetti alla vigilanza, Carta è rientrato alla Rinascente e ha cercato di aiutarla.

L’artista ha preferito non presentarsi a Palazzo di Giustizia

Era “agitato perché non ha mai visto un’aula di un tribunale in vita”, hanno spiegato i legali . L’artista però “è tranquillo e sicuro della sua innocenza. Carta ha fretta, comprensibilmente, di arrivare a una sentenza – hanno aggiunto i legali sottolineando come – stia male e si senta mortificato da determinati termini e condotte accostate al suo nome”, ma “sono fiduciosi” in un esito favorevole del processo.

Il giudice Stefano Caramellino ha accolto la richiesta dei legali di Carta, che puntava a un processo abbreviato condizionato proprio dall’acquisizione di tutti i video delle telecamere di sorveglianza della Rinascente. Si tratta di “circa due ore di riprese da diverse angolazioni”, che a detta dei legali chiariscono come il cantante sia estraneo al furto. Proprio quelle immagini, invece, per il pm Nicola Rossato e per gli agenti della polizia locale che hanno arrestato Carta, dimostrerebbero proprio la sua colpevolezza.

L’amica di Marco Carta, Fabiana Muscas, infermiera 53enne di Cagliari, ha chiesto e ottenuto tramite il suo avvocato Giuseppe Castellano di essere ammessa all’istituto della messa alla prova, ovvero di potere svolgere lavori di pubblica utilità in un’associazione che si occupa di donne vittime della tratta e della prostituzione nella sua città. 

Il procedimento per la donna è stato stralciato e rinviato al 17 dicembre

Quel giorno il giudice deciderà se ammettere la richiesta, valutando il programma di lavoro che durerà 52 settimane. Dopo l’arresto (convalidato solo per lei ma non per il cantante), la donna aveva ammesso di aver sottratto la merce e si era assunta tutte le responsabilità. (LaPresse)

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