Marco Carta a Domenica Live: “Avevo l’intestino perforato”

Il musicista lo scorso giugno era stato ricoverato d'urgenza in ospedale

LP - Paolo Della Bella

ROMA – I fan di Marco Carta possono definitivamente tirare un sospiro di sollievo. Il cantante qualche mese fa aveva infatti allarmato tutti i suoi seguaci pubblicando uno scatto che lo ritraeva in ospedale. “Mi ci vorrà un po’ di tempo per rimettermi del tutto ma state tranquilli, non mollerò la presa e tornerò più carico di prima“, scrisse Carta su Instagram. Quel post preoccupò tutti. In un’intervista rilasciata oggi a Barbara D’Urso, Marco Carta ha spiegato finalmente al suo pubblico cosa gli era capitato.

Marco Carta, l’intervista a Domenica Live

Il cantante quest’estate è stato ricoverato d’urgenza per un grave problema all’intestino. I medici avevano in un primo momento pensato potesse trattarsi di ulcera, ma la patologia è stata poi esclusa. “Mi sono sentito male durante un viaggio per Assisi, dove ero atteso per un concerto. Ero in treno e ho sentito dei forti dolori alla pancia: hanno fermato il treno e sono venuti a prendermi con l’ambulanza. Sono stato un paio d’ore sotto osservazione presso l’ospedale di Arezzo e appena mi sono sentito meglio sono corso ad Assisi per esibirmi”, ha raccontato il musicista alla D’Urso.

L’intestino del cantante si era perforato

Dopo il concerto mi sono sentito di nuovo male, la situazione era molto grave. I dottori mi hanno operato d’urgenza. Subito dopo mi hanno spiegato che l’intestino si era perforato ma per fortuna si è riparato grazie a degli antibiotici. Mi hanno messo 36-37 punti, davvero tanti. E non i punti normali ma le graffe”, ha puntualizzato Carta. Il cantante porterà per sempre sulla sua pelle il ricordo di quel giorno in cui la sua salute è stata messa seriamente a rischio. Una cicatrice sull’addome segna uno spartiacque nella vita del cantante, ora soggetto a una serie di cure per riabilitarsi del tutto. “La cicatrice è come un tatuaggio che mi ricorderà le cure che devo fare”, ha detto il cantante.

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