Mare Jonio, Mediterranea: “Dimostreremo la linearità del nostro operato”

La nota diramata dalla Ong dopo il caso migranti

Foto Antonino Maggiore/LaPresse19 marzo 2019 Lampedusa, ItaliacronacaLa nave Jonio a Lampedusa con 49 migrantiNella foto: la nave Ong Mediterranea ferma davanti a LampedusaPhoto Antonino Maggiore / LaPresseMarch 19, 2019 Lampedusa, ItalynewsThe Jonio ship in Lampedusa with 49 migrants

MILANO Luca Casarini, capo missione della Ong Mediterranea, è stato iscritto nel registro degli indagati per concorso in favoreggiamento all’immigrazione clandestina e rifiuto di obbedire all’ordine imposto dalle autorità. Reati che erano già stati contestati al comandate della nave ‘Mare Jonio’.

Mare Jonio, la nota della Ong Mediterranea

“L’iscrizione di Luca Casarini nel registro degli indagati non ci sorprende, comandante e capomissione condividono la responsabilità delle scelte prese a bordo. Il nostro atteggiamento non cambia. Siamo certi di esserci mossi nel campo del diritto e della legalità”. E’ questo quanto si legge in una nota di Mediterranea Saving Human.

Un’opportunità per fare chiarezza sul caso

Prosegue poi la nota: “Questa è anzi un’occasione giudiziaria per dimostrare la linearità del nostro operato. E per fare chiarezza su quello che succede nel Mediterraneo centrale, come Mediterranea chiede da tempo”. L’obiettivo della Ong Mediterranea è dunque quello di fare chiarezza sul caso, esponendo le proprie ragioni in merito alla vicenda migranti.

Continua ancora la nota della Ong: “Sarà dimostrato come non siano le navi della società civile a violare il diritto. E quanto sia paradossale che un paese come la Libia, che non è un porto sicuro, abbia il ‘controllo’ di un’enorme zona Sar”.

(LaPresse)

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