Marina Militare, ancora interrogativi su acqua a bordo di nave Martellotta

Foto Ufficio Stampa Quirinale/Francesco Ammendola/LaPresse09-06-2017 Civitavecchia - ItaliaPoliticaIl Presidente Sergio Mattarella accompagnato dalla Ministra della Difesa Roberta Pinotti dal Capo di Stato Maggiore della Difesa Claudio Graziano,dal Consigliere Militare Roberto Corsini e dal Capo di Stato Maggiore della Marina Valter Girardelli passa in rassegna un reparto schierato in occasione della Festa della Marina Militare.DISTRIBUTION FREE OF CHARGE - NOT FOR SALE

Milano, 17 apr. (LaPresse) – Si riaccende il dibattito sulla sicurezza dell’acqua destinata all’equipaggio delle navi della Marina Militare. A infiammare la rete è stata una nuova denuncia, postata su Facebook da Luca Marco Comellini, segretario del Partito per la tutela dei diritti dei militari (Pdm), per segnalare la non conformità dell’acqua a bordo della Martellotta. La nave viene utilizzata principalmente per attività di sperimentazioni, test e valutazione operativa a favore del Centro Supporto Sperimentazioni Navali. Le analisi effettuate nelle ultime ore, spiega Comellini, “hanno evidenziato una forte carica batterica di legionella e coliformi fecali, con valori che vanno ben oltre il limite massimo ammesso dalla normativa vigente”. In questo caso “l’equipaggio inizialmente non è stato fatto sbarcare a terra – spiega ancora Comellini – ma ha ricevuto la raccomandazione di utilizzare l’acqua contaminata solo per effettuare le pulizie a bordo”. “Solo nel pomeriggio – spiega – tutti e 19 i membri del personale di bordo sono stati fatti scendere a terra”.

La Marina Militare, tramite il suo ufficio stampa, ha tenuto a chiarire la vicenda precisando innanzitutto che l’equipaggio di nave Martellotta non ha mai corso alcun rischio. La nave, spiegano, non è operativa ma viene utilizzata “per esperienza”. Da tempo, poi, sta affrontando una serie di lavori di manutenzione nei cantieri di La Spezia. L’equipaggio, poi, è alloggiato a terra da qualche settimana, già da prima che emergesse il problema dell’acqua a bordo. Ma c’è di più. Le analisi erano perfette fino al mese di marzo e solo in aprile hanno evidenziato la non conformità in alcuni punti. Il personale, in ogni caso, non vivendo a bordo, non aveva modo non si serviva di quell’acqua (il cui uso è stato poi stato vietato) per lavarsi o per cucinare. Di conseguenza non può aver subito alcuna esposizione alla legonionella o a altri batteri. Nel frattempo, spiegano dall’ufficio stampa, sono stati eseguiti tutti i trattamenti per bonificare i punti potenzialmente contaminati e si attendono gli esiti delle contro-analisi per verificare se tutto sia andato a buon fine. E adesso che cosa succederà?

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