Marisa Laurito, la ‘Sciantosa’ che studiava De Filippo: “Napoli è unica”

"E' il riscatto di Napoli"
"E' il riscatto di Napoli"

NAPOLI Marisa Laurito nasce il 19 aprile del 1951 a Napoli. Intenzionata a fare recitazione sin da bambina, entra nella compagnia teatrale di Eduardo, con la quale esordisce quando aveva solo 18 anni. Alla sua famiglia d’origine, l’attrice deve molto: “Mia madre – spiega – è stata una figura importante che mi ha insegnato l’amore, il sorriso. Era un’artista non espressa, concertista e pittrice. A mio padre devo la disciplina, l’onestà il dover lavorare sodo per arrivare. Lei studiava a scuola con gli spartiti sotto il banco. Volevo fare l’attrice ad ogni costo già ad otto anni. Non mi piaceva molto studiare e sotto al banco avevo i copioni di Eduardo De Filippo che amavo tantissimo”.

Ci racconti il giorno del suo 21esimo compleanno: cosa è successo?

Riuscii ad incontrare De Filippo e lui dopo un provino fatto al Teatro San Ferdinando mi fece firmare il mio primo contratto in quanto appena maggiorenne. Ovviamente scatenai le ire di mio padre che non avrebbe voluto che io facessi questo lavoro. Lo spiavo già fuori il teatro solo nella speranza di vederlo arrivare. Poi una volta entrata a far parte della compagnia mi avvolgevo nel sipario per vederlo recitare. Era straordinario uno dei più grandi del 900, uomo di grande disciplina che amava il teatro più di ogni altra cosa.

Il suo rapporto con Napoli.

E’ una città che ho nel cuore e che non dimentico: una città che dà ad ogni napoletano cose fantastiche. Una città unica dove si conservano la maggior parte delle opere d’arti, oltre il 60 per cento è infatti proprio a Napoli. La mia stessa vita artistica è caratterizzata dalla lingua napoletana che ho sempre portato con me, in quanto napoletana.

Lei ha interpretato la Sciantosa.

Non solo l’ho interpretata ma l’ho fatta rivivere in quanto nessuno la faceva più

Marisa Laurito e la tivù.

Devo molto a Renzo Arbore. Ho iniziato con “Quelli della Notte” una grande scommessa che solo grazie alla sue genialità è stata vinta. Era una trasmissione tutta improvvisata dove Arbore riuscì a mettere insieme persone capaci di interagire tra loro. Poi è arrivata ‘Marisa la Nuit’, con la regia sempre di Arbore che ci venne in aiuto, trasformandola totalmente. E, infine, ‘Indietro tutta’ che ha definitivamente rotto gli schemi della tivù di allora regalandoci un successo strepitoso.

E il teatro?

Non l’ho mai abbandonato e mai lo abbandonerò

E a proposito di teatro: lei, assieme al Fiorella Mari è in giro per l’Italia con ‘Due donne in fuga’.

Prodotto da Tania Corsaro, con regia di Nicasio Anzelmo, “Due donne in fuga” è uno spettacolo brillante che coinvolge lo spettatore. La pièce racconta la storia di due donne che decidono di riconquistare il loro spazio nella coppia e nella società. Margot scappa dalla sua condizione di casalinga, moglie e madre repressa, Claude dalla casa di riposo dove il figlio l’ha parcheggiata dopo che è rimasta vedova.

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