Mariupol, è resa dell’acciaieria: evacuati 264 soldati da Azovstal. Zelensky: “L’ucraina ha bisogno di eroi vivi”

In 53, che hanno riportato gravi ferite nei combattimenti, sono stati condotti a Novoazovsk. Altri 211 sono stati trasportati a Olenivka

L'acciaieria di Azovstal (AP Photo/File)

KIEV – Evacuati 264 soldati dall’acciaieria Azovstal: alcuni (53) che hanno riportato gravi ferite nei combattimenti, sono stati condotti a Novoazovsk, mentre la restante parte (211) sono stati trasportati a Olenivka, zona sotto il controllo dei separatisti filorussi di Donetsk. Il tutto è avvenuto secondo degli accordi per lo scambio di prigionieri.

L’ordine di resa

La resa dall’acciaieria è giunta dopo 82 giorni di aspre battaglie: “La guarnigione Mariupol ha portato a termine la sua missione di combattimento. Il Comando militare supremo ha ordinato ai comandanti delle unità di stanza ad Azovstal di salvare la vita del personale”. Pertanto “le iniziative di soccorso ai difensori rimasti sul territorio dell’Azovstal continuano”.

Nuovi eroi

Il comando supremo ucraino ha poi elogiato quanti, all’interno dell’acciaieria hanno opposto strenua resistenza ai nemico: “I difensori di Mariupol – ha detto – sono gli eroi del nostro tempo. Sono per sempre nella storia. Mantenendo le posizioni ad Azovstal, non hanno permesso al nemico di trasferire gruppi fino a 17 gruppi tattici di battaglione (circa 20.000 membri del personale) in altre aree. Ciò ha impedito l’attuazione del piano per la rapida cattura di Zaporizhzhia, l’accesso al confine amministrativo delle regioni di Donetsk e Zaporizhzhia e ci ha dato l’opportunità di preparare e creare linee difensive, dove si trovano oggi le nostre truppe”.

A margine sono giunte le parole di elogio del presidente ucraino Zelensky: “Speriamo di poter salvare i nostri ragazzi – ha detto – perché l’Ucraina ha bisogno di eroi vivi, e penso che ogni persona giudiziosa capirà queste parole”. Zelensky ha poi aggiunto che :all’operazione partecipano l’esercito ucraino e l’Intelligence in collaborazione con la Croce rossa e l’Onu”.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome