Milano, 24 mar. (LaPresse) – La polizia di Stato ha collaborato con la Gendarmerie Royale del Regno del Marocco per l’arresto di 23 cittadini marocchini responsabili di estorsioni a sfondo sessuale in danno di cittadini italiani. Per le attività investigative sono stati determinanti i rapporti di collaborazione internazionali tra le due polizie, attraverso gli istituzionali Organi di coordinamento. La ‘sextortion’ è un fenomeno criminale che ha riguardato finora migliaia di utenti del web che si sono imbattuti in richieste di amicizia provenienti da (presunte) giovani e belle ragazze che al termine di conversazioni su video-chat via via più intime richiedevano il pagamento di somme di denaro con la minaccia che se le vittime non avessero pagato le somme richieste avrebbero visto pubblicare i filmati sui profili facebook personali, di familiari o amici o sul canale youtube.
Gli approfondimenti investigativi hanno poi consentito di individuare i dati utilizzati dagli estorsori: nickname, nominativo o indirizzo di pagamento della somma estorta, indirizzo di posta elettronica, numero della transazione effettuata e contribuito ad individuare i responsabili delle condotte criminose in diversi Paesi, tra i quali il Marocco, Paese verso il quale confluiscono le somme di danaro richieste. L’operazione di polizia, che peraltro prosegue con ulteriori sviluppi investigativi, rappresenta un primo importante esito dello sviluppo delle informazioni ricevute in Italia dalla polizia postale e delle comunicazioni.