TORINO – E’ passato più di un mese da quando Giuseppe Marotta ha smesso di lavorare per la Juventus. Ma le strade, ufficialmente, si sono separate solo ieri nel tardo pomeriggio. A comunicarlo è stato proprio il club bianconero, pochi giorni dopo l’assemblea dei soci. Ora, dopo una buonuscita da nababbi, l’ex direttore sportivo della Sampdoria è pronto ad iniziare la sua nuova avventura sulla sponda nerazzurra di Milano.
Buonuscita da nababbi, Marotta lascia la Juventus e intasca 6 milioni di euro lordi
L’addio alla Juventus non è stato certamente consumato a cuor leggero. La rinascita della Vecchia Signora, tornata a dominare in Italia come forse mai prima d’ora, va attribuita almeno in parte anche alle sue intuizioni e all’abilità mostrata sul mercato. Arrivato nel giugno del 2010, dopo un anno di ‘transizione’ Marotta ha iniziato – insieme alla squadra e a tutta la società – un’incredibile scalata che oggi lo posizione nell’élite dei dirigenti sportivi. Non solo in termini di abilità, ma anche economici. Basti pensare che, per l’interruzione del rapporto, la Juventus ha versato nelle sue tasche oltre 700mila euro lordi come sola indennità. Se a questi si aggiungono gli oltre 5 milioni lordi percepiti in termini di bonus e premi maturati come amministratore delegato, si capisce come questa separazione non sia stata poi così deleteria per Beppe.
L’Inter lo aspetta a braccia aperte
Anche perché ora Marotta è libero di accasarsi altrove. E il suo futuro sembra già scritto. L’Inter lo aspetta a braccia aperte per farne una pietra miliare del nuovo corso targato Steven Zhang. D’altronde, già nei giorni seguenti all’annuncio dell’imminente separazione l’ormai ex ad della Juventus aveva dichiarato di voler proseguire la sua carriera in una big. E l’Inter, proprio in questo momento, ne conserva lo status. Seconda in campionato (a pari merito con il Napoli), seconda nel girone di Champions League e a un passo dalla qualificazione agli ottavi (bastano 4 punti nelle prossime tre partite). A Milano, Marotta non dovrà ricostruire da zero come nell’estate del 2010 in bianconero. Troverà una squadra forte, una società con le idee chiare e un progetto già molto avviato. Le sue conoscenze e le capacità sul mercato internazionale, però, potrebbero dare all’Inter quella marcia in più per tornare in pianta stabile nel gotha del calcio italiano ed europeo.